Cultura, servizi e caffè letterario nel futuro dell’ex asilo Bietti
Caravaggio Il Comune ha definito un progetto per la trasformazione del complesso nel centro storico e presentato una richiesta per 5 milioni di euro.
Una trasformazione dell’intero complesso in una struttura con servizi, attività di pubblico interesse e valenza sociale. E anche un caffe-ristorante letterario. È quanto il Comune ha in mente per l’ex asilo Bietti che si trova nella centrale via Polidoro Caldara a Caravaggio. Un ambizioso progetto, redatto dallo Studio Tironi di Caravaggio e dall’ufficio Tecnico comunale, che contribuirebbe a rivitalizzare il centro storico di Caravaggio e per il cui finanziamento il Comune ha inoltrato al ministero dell’Interno la richiesta di un contributo a fondo perduto di quasi 5 milioni di euro.
Formazione permanente
La speranza è di riuscire ad accedere alle risorse economiche previste dalla legge di bilancio 2022 per progetti di rigenerazione urbana. Lo storico complesso (della superficie di 1600 metri quadri divisi su due piani) è destinato all’attività di associazioni culturali, teatrali e che seguono persone con fragilità. Spazio verrà poi dato all’attività di formazione permanente dell’università del Tempo libero. Con il contributo richiesto intenzione del Comune è intervenire anche sulla corte interna dell’ex asilo che si affaccia su via Polidoro Caldara: si punta a ridisegnarla per offrire alla comunità un parco urbano, alberato, con panchine e una fontana.
Spazio per la ricreazione
E, poi, sull’area verde posteriore da liberare attraverso la demolizione di un edificio che oggi ospita il corpo bandistico «Il Caravaggio» (destinato a trasferirsi nella futura «Casa della musica»). Quest’area verde fungerà da giardino per il caffè-ristorante letterario previsto al piano terra dello storico complesso con ingresso dalla corte interna. Ma verrà usata anche come spazio per la ricreazione degli alunni della vicina scuola elementare oltre che come giardino pubblico (con annessi orti sociali). «La realizzazione di questo progetto - commenta il sindaco Claudio Bolandrini - Potrebbe essere un ulteriore e decisivo passo verso una città più bella, sicura e sana, perché a misura di persona».
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