Varianti Covid, emergenza in Umbria
Specialiste da Treviglio pronte a partire
Sandra Ferraris, medico anestesista e Margherita Fratelli, infermiera, entrambe in forze alla Terapia intensiva dell’ospedale di Treviglio-Caravaggio raggiungeranno l’Umbria per dare supporto ai colleghi contro l’ondata pandemica locale.
Cresce l’emergenza Covid in Umbria a causa del veloce propagarsi delle varianti: Perugia e sei comuni del ternano sono già stati dichiarati zona rossa ma nella giornata di venerdì 12 febbraio potrebbe arrivare la decisione di trasformare l’intera regione in zona rossa alla luce dei dati raccolti dalla cabina di regia dell’Istituto superiore della sanità e della Protezione civile. Gli ospedali umbri sono in affanno, manca soprattutto personale medico e infermieristico, che possa rispondere all’aumento di pazienti da Covid: ecco perchè anche l’Asst Bergamo Ovest ha deciso di mettere a disposizione un medico anestesista e un’infermiera della Terapia intensiva dell’ospedale di Treviglio-Caravaggio dei colleghi umbri.
Sandra Ferraris, medico anestesista e Margherita Fratelli, infermiera, entrambe in forze alla Terapia intensiva dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio, già impegnate in missione all’ospedale da campo della Fiera di Bergamo, raggiungeranno l’Umbria dove, per circa due settimane, i professionisti lombardi supporteranno i colleghi umbri con la loro esperienza e professionalità, a gestire 18 posti letto di Terapia Intensiva, con il fine di contrastare il veloce diffondersi dell’ondata pandemica locale.
Ferraris e Fratelli hanno risposto subito positivamente alla richiesta della Direzione che, contattata da Regione Lombardia, ha chiamato le due collaboratrici per chiedere la loro disponibilità. Soddisfatto il Direttore generale, Peter Assembergs, che dichiara: «Sono molto orgoglioso delle nostre professioniste che, nonostante siano impegnate da quasi un anno contro la pandemia, sono sempre disponibili a farsi volontari per il bene dei pazienti anche di altre Regioni; ringrazio anche i loro responsabili, dott. Borelli e dott.ssa Guerrini».
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