Covid, si alza l’incidenza di casi settimanali - Mappa dei comuni bergamaschi
Il tasso di incidenza, nella settimana 17-23 novembre 2021, è pari a 57 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 0,57 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni), confermando la tendenziale crescita della curva epidemica rilevata già la scorsa settimana (40 nuovi casi per 100.000 abitanti vs i 26 di quella precedente).
Lo scostamento rispetto alla precedente settimana è pari a + 186 (+41,4%), contro i + 154 (+52,2%) della scorsa settimana, + 116 (+64,8%) di due settimane fa e i – 74 (- 29,2%) di tre settimane fa.
Il numero di Comuni con 0 (zero) casi incidenti (comuni con colore bianco nella mappa) negli ultimi sette giorni è pari a 123 (50,6%), contro i 130 (53,5%) della scorsa settimana ed i 146 (60,1%) di due settimane fa e i 168 (69,1%) di tre settimane fa.
Anche nella settimana osservata, come in quella precedente, nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free.
Due sono i Comuni particolarmente attenzionati per l’elevato tasso di incidenza: Cologno al Serio e Paladina entrambi con un tasso pari a 4,2 per 1.000 abitanti. Entrambe le situazioni sono legate alla presenza di focolai scolastici e in ambedue i comuni è attivo un importante lavoro congiunto di sorveglianza e prevenzione che vede coinvolti il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria/DIPS di ATS Bergamo le rispettive amministrazioni comunali e le scuole interessate.
I dati di incidenza a livello provinciale (come detto, pari a 57 per 100.000) si mantengono al di sotto della media nazionale. L’ultimo Report dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, evidenzia un aumento importante dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 88 per 100.000 abitanti (8/11/2021 – 14/11/2021).
Il quadro epidemico, in sintesi, pur mantenendosi ancora livelli di criticità inferiori rispetto ad altre province lombarde, grazie anche ai sempre più elevati livelli di copertura vaccinale a livello provinciale - l’89,2% della popolazione dai 12 anni in su (popolazione target) si è sottoposta ad almeno la prima dose di vaccino ed una quota pari all’ 86.3% ha completato il ciclo vaccinale (prima e seconda dose) – evidenzia come la diffusione del virus abbia ripreso a crescere.
Si ricorda sempre, come già evidenziato dal recente studio del Servizio Epidemiologico dell’Ats di Bergamo, che anche a livello locale, in linea con quanto riscontrato da altri studi nazionali ed internazionali, il rapporto tra positivi e tamponi molecolari diagnostici effettuati sia superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo, ossia i non vaccinati presentano livelli di positività ben superiori.
Questa evidenza rimarca l’importanza:
1. per chi ancora non è vaccinato, di sottoporsi al vaccino, superando le resistenze e avvalendosi di fonti scientifiche accreditate per avere informazioni scientificamente corrette sugli stessi;
2. per chi ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose e rientra tra i target che possono accedere alla terza dose di sottoporvisi in modo da mantenere l’adeguato livello di copertura immunitaria.
Si ricorda, inoltre, anche a fronte dei segnali di crescita della diffusione del virus anche a livello locale, come gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità, siano rappresentati da: 1. una sempre più elevata copertura vaccinale e dal completamento dei cicli di vaccinazione; 2. la garanzia di un capillare tracciamento dei casi, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini, per realizzare il contenimento dei nuovi contagi; 3. il mantenimento di un’elevata l’attenzione, finalizzata ad applicare e rispettare i comportamenti raccomandati per limitare la circolazione virale (in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale -mascherina chirurgica, lavaggio delle mani, etc., in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti ed ai luoghi pubblici, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio, quali eventi di gruppo, mense, bar, ristoranti, negozi, etc.
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