Continui insulti e violenze alla madre
25enne allontanato da casa a Fara
A 25 anni viveva a casa con la madre che sottoponeva oramai da diverso tempo a violenze fisiche e psicologiche.
Per questo il GIP del Tribunale di Bergamo, Maria Luisa Mazzola, su richiesta della Procura della Repubblica di Bergamo, dopo le indagini della compagnia di Treviglio ha emesso un’ordinanza cautelare applicativa dell’allontanamento della casa familiare nella quale ha contestato i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti di un giovane italiano disoccupato, residente a Fara Gera d’Adda. Alla base dei comportamenti violenti c’era anche la devianza legata al consumo di droghe, che spingeva tra l’altro il 25enne a richiedere sempre somme di denaro all’anziana madre, arrivando ad insultarla e a minacciarla anche di morte. Negli atti giudiziari si parla di vessazioni che sottoponevano la vittima ad “un regime di vita doloroso”. Più volte i Carabinieri erano intervenuti a casa di questa famiglia per riportare la pace, dopo appunto l’ennesima espressione di violenza od aggressività. In un’occasione, lo scorso mese di dicembre, il 25enne, dopo aver rimproverato la madre di non averle preparato il pranzo l’aggrediva, spintonandola e facendola poi cadere a terra. In quell’occasione la povera donna dovette ricorrere anche alle cure mediche in Ospedale, venendole così diagnosticati 10 giorni di prognosi per le contusioni riportate.
Le indagini dei Carabinieri di Fara Gera d’Adda a cui la vittima si era rivolta oramai esausta del profondo stato di sofferenza psico-fisica a cui era da mesi sottoposta hanno quindi determinato l’emissione della misura cautelare eseguita dagli stessi militari, che hanno così allontanato coattivamente da casa l’autore del reato, interrompendo definitivamente una situazione di profondo dolore familiare, oltre che di violenza domestica.
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