Cividate, dopo le sparatorie sarà smantellato il bosco di confine

Lunedì 8 aprile retata di carabinieri, Rfi e guardie boschive. In volo anche l’elicottero: trovati alcuni residui di giacigli. La fitta vegetazione verrà sfoltita: «Zona già più sicura».

«Quest’area cambierà completamente volto. Anzi, in parte lo ha già cambiato». Se lo lascia sfuggire uno dei numerosi carabinieri che lunedì mattina (8 aprile), dalle 8 alle 11, ha partecipato alla maxi retata organizzata dai militari della compagnia di Treviglio dell’Arma nell’area boschiva accanto ai binari della Milano-Venezia, tra Cividate al Piano e Calcio, da febbraio a marzo teatro di diversi episodi di criminalità – tra cui anche due sparatorie, con un ferito – per il controllo dello spaccio.

Il bosco che ha favorito il nascondiglio e la compravendita della droga e pure un traffico di armi verrà smantellato: un’operazione di disboscamento proseguirà almeno per tutta questa settimana e, a parte qualche arbusto storico, la boscaglia verrà decisamente sfoltita proprio per evitare che nei viottoli tra gli alberi si nascondano spacciatori e acquirenti della droga.

Un’operazione di bonifica che si annuncia come certosina e che vedrà anche la partecipazione di altri enti che affiancheranno i carabinieri della compagnia di Treviglio e della stazione di Martinengo: Rete ferroviaria italiana, che è la proprietaria del bosco accanto ai binari, il Comune di Cividate e gli operatori del parco regionale Oglio Nord. Già lunedì mattina erano infatti presenti, accanto a una decina di carabinieri, le guardie boschive e i tecnici di Rfi e Comune.

Già dopo l’ultima sparatoria, lunedì di Pasquetta, la zona viene presidiata regolarmente dai carabinieri, soprattutto il pomeriggio e la sera: chi ci vive racconta che, in effetti, di spacciatori attorno se ne vedono di meno. Prima era tutto un viavai continuo, con anche tossicodipendenti che si iniettavano la droga in vena in pieno giorno nel sottopasso (in fase di risistemazione) della stazione di Cividate e Calcio. Ieri all’operazione ha preso parte anche un elicottero dell’Arma, che ha sorvolato dall’alto la zona. Già in precedenza era stato murato un edificio, sempre di proprietà delle Ferrovie e collocato accanto ai binari e al bosco dello spaccio, e che era diventato un luogo di ritrovo per gli spacciatori: nel bosco ieri sono stati trovati i residui di alcuni giacigli di fortuna allestiti nel cuore della boscaglia. Nessuna persona, invece, né tantomeno droga o armi. A favorire il viavai di spacciatori il fatto che le strade che portavano, da Cividate e da Calcio, verso la stazione sono da oltre 17 anni sbarrate, perché il passaggio a livello è stato eliminato: per questo la zona di confine è diventata un po’ terreno di nessuno.

L’elicottero che ha sorvolato l’area della stazione di Cividate si è poi portato anche su Treviglio e sulle altre principali località della Bassa per concludere un’altra operazione che, da ormai diverse settimane, vede in campo i carabinieri per far fronte a un altro fenomeno che ha preoccupato soprattutto gli abitanti di Treviglio e Romano di Lombardia, quello delle baby gang che, spostandosi in treno, raggiungono queste due località dove aggrediscono e rapinano i loro coetanei. Il bilancio dell’ultima settimana (da lunedì dell’Angelo a lunedì 8 aprile) parla di 900 giovani controllati, di cui un centinaio solo in centro e alle stazioni di Treviglio tra sabato sera e domenica mattina. Obiettivo dei controlli: raccogliere elementi di natura infoinvestigativa per prevenire le aggressioni tra minorenni. Nell’ultimo mese i ragazzi identificati e dunque «schedati» sono stati 3.800.

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