Cibo tra elettrodomestici e pezzi d’auto
Controlli a Verdellino: 3 lavoratori in nero
Continuano i controlli dei Carabinieri nella zona di Zingonia. Un uomo è stato arrestato e sono stati attivati nuovi interventi per contrastare il lavoro sommerso e le violazioni in materia di sicurezza alimentare.
Continuano i controlli straordinari nell’area di Zingonia da parte dei carabinieri della Compagnia di Treviglio: nella giornata di venerdì 4 ottobre è stata individuato e arrestato un uomo ricercato dalle forze dell’ordine e sono state effettuate delle verifiche in un capannone dell’usato, utilizzato anche come deposito non autorizzato di generi alimentari.
Al lavoro oltre 15 militari, con 2 unità cinofile del Nucleo di Orio al Serio e i carabinieri forestali di Curno. Insieme a loro gli ispettori dell’Ats e dell’Ispettorato del lavoro di Bergamo che hanno fornito l’ausilio per gli accertamenti eseguiti presso il capannone dove viene stoccato materiale di arredi, elettrodomestici e componentistica di veicoli usati, da poi spedire con i container nei Paesi dell’Africa subsahariana.
L’operazione è scattata simultaneamente in due zone distinte di Zingonia. Un primo nucleo di militari si è diretto nel territorio di Ciserano, mentre il secondo, con gli ispettori, nell’area industriale di Verdellino.
A Ciserano è stato individuato e arrestato un senegalese di 29 anni, ricercato da qualche giorno perché destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip di Bergamo per reati di minacce e lesioni, compiuti lo scorso settembre nella piazza principale del paese ai danni di un 51enne italiano, residente nella zona.
A Verdellino, invece, dopo aver circondato il capannone per evitare che i lavoratori all’interno si potessero allontanare per sottrarsi al controllo, i militari hanno controllato la merce e i contratti di lavoro dei dipendenti. Dalle verifiche eseguite sono emerse diverse irregolarità: in particolare, dei dodici operai presenti - due italiani e 10 stranieri - due sono risultati lavoratori in nero. Inoltre tra la merce depositata sono stati trovati generi alimentari nonostante l’azienda fosse priva delle autorizzazioni necessarie e delle più basilari norme igienico sanitarie. Il titolare, multato con una sanzione di 9.200 euro, è stato diffidato, pena la sospensione dell’attività, a regolarizzare entro tre giorni il contratto dei due lavoratori irregolari e a cessare ogni attività di deposito di generi alimentari.
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