Antonino, morto a 28 anni sul lavoro
Tre indagati per il tragico incidente

A meno di tre settimane dalla morte del giovane di Verdello, la Procura della Repubblica di Milano ha iscritto nel registro degli indagati tre persone.

Subito dopo aver aperto il fascicolo a seguito del tragico incidente costato la vita ad Antonino Capuano, il 28enne operaio precario di Verdello morto in un infortunio sul lavoro il 25 maggio scorso all’interno della zincheria De Lucchi di Trezzano Rosa (Milano), sia il procuratore aggiunto di Milano Nunzia Gatto sia il sostituto procuratore Maura Ripamonti hanno promesso il massimo impegno per individuare gli eventuali responsabili.

A meno di tre settimane dall’ennesima morte bianca, la Procura della Repubblica del capoluogo lombardo dimostra coi fatti di non aver perso tempo, iscrivendo nel registro degli indagati tre persone: si tratta dell’imprenditore veneto Gustavo Bisol, patron della De Lucchi e del Gruppo che porta il suo nome; di Marco De Lucchi, componente del Cda della storica fabbrica «pesante» del Milanese specializzata nella zincatura a caldo; nonché del responsabile della movimentazione del carroponte dal quale si staccò la pesantissima rastrelliera che sfondò il cranio al povero operaio di origini siciliane cresciuto a Verdello che, ironia della sorte, tempo una settimana, avrebbe concluso il suo lavoro a termine presso la De Lucchi.

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