Verdellino, l’addio al vescovo Scarpellini
«Missionario nella gioia del Vangelo»

Mercoledì 5 agosto all’oratorio di Verdellino sono state celebrate le esequie di monsignor Eugenio Scarpellini, vescovo di El Alto (Bolivia).

Oggi è stato il giorno dell’addio a monsignor Eugenio Scarpellini, vescovo di El Alto (Bolivia) originario di Verdellino, morto lo scorso 15 luglio in Bolivia. Alle 18 nel campo sportivo dell’oratorio il vescovo Francesco Beschi ha presieduto il funerale, trasmesso in diretta anche sul canale YouTube della parrocchia di Verdellino. Erano presenti anche il vescovo di Vigevano, Maurizio Gervasoni; il vescovo emerito di Fidenza, Carlo Mazza; e il vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti. «Il vescovo Eugenio è stato un uomo, un prete, un vescovo sorprendente - lo ha definito il vescovo Francesco, collegandosi al brano di Vangelo in cui Maria di Magdala, l’Apostola degli Apostoli, incontra Gesù Risorto - perché lui stesso sorpreso dal Vangelo: da questa sorpresa scaturisce la missione, la gioia di testimoniarlo». Una gioia «che può contagiare il mondo intero. Stiamo vivendo il tempo del contagio e il vescovo Eugenio ne è stato colpito fino alla morte, ma il contagio che lui ha diffuso è la gioia evangelica».

«Un uomo di missione e di pace - le parole pronunciate poco prima da don Massimo Rizzi, direttore del Centro missionario diocesano - che ha animato la Chiesa boliviana ad essere missionaria, ad annunciare con gioia l’allegria del Vangelo. E per primo l’ha fatto lui, mettendosi al servizio dei poveri, degli ammalati, degli ultimi». Don Santino Nicoli, parroco di Calusco d’Adda, è stato compagno di sacerdozio di monsignor Scarpellini e missionario in Bolivia con lui per 14 anni: «Libertà e obbedienza sono le parole che riassumono la sua vita - ha evidenziato -. Un grande missionario, che ha incarnato la gioia del Vangelo nella sua vita, un uomo libero perché obbediente al suo Signore e alla sua Chiesa. Ha affascinato e coinvolto moltissime persone, che accoglieva con cordialità lasciando sempre un segno: tutti si sentivano a loro agio, accolti, ascoltati». «Ha sempre vissuto la sua missione con spontaneità - ha aggiunto - e con umiltà: con le capacità che aveva, sapeva stare con tutti, non faceva pesare a nessuno la sua intelligenza, i suoi carismi. È stato un pastore buono, che si è donato fino all’ultimo». Il vescovo Eugenio riposerà nel cimitero di Verdellino.

La salma è arrivata in paese da Malpensa martedì pomeriggio: ad annunciare il suo arrivo sono state le campane della chiesa parrocchiale, dove è stata allestita la camera ardente. Da quel momento si è registrato un via vai di persone, di Verdellino ma anche di Nembro (dove Scarpellini è stato vicario parrocchiale negli anni 80) e della Valle Imagna (terra dalla quale proveniva la madre). Positivo al coronavirus, il vescovo Scarpellini è morto a 66 anni il 15 luglio scorso in Bolivia per un arresto cardiaco mentre era in ospedale per dei controlli. Nel 1988 era partito come sacerdote fidei donum e dal 2013 era vescovo di El Alto: si è distinto per la sua dedizione ai più poveri e la sua instancabile lotta per la giustizia, tanto da diventare una personalità di primo piano a livello nazionale nei processi di pacificazione seguiti alle elezioni e alle violenze del 2019.

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