A piedi da Canterbury a Roma
Un sogno e una sfida da 1800 km

«Metterò un sasso nello zaino per ogni paese attraversato. Alla fine peserà il doppio, ma vuoi mettere la soddisfazione?».

Pensieri e parole di Nori Bertola, anni 62 da Arcene, immerso nella sua nuova impresa. Due anni dopo il ritorno da Mauthausen alla Bassa (omaggio alla memoria del padre, sopravvissuto ai campi di concentramento), l’ultramaratoneta della Bergamo Stars Atletica è impegnato sulla via Francigena. Da Canterbury (nel Regno Unito) a Roma, passando per Francia e Svizzera, più di 1.800 chilometri: «Punto ad arrivare a destinazione tra il 20 e il 25 luglio prossimi – aggiunge –. In teoria, perché viaggi del genere sono una cosa a tavolino».

Con in spalla uno zaino di 12 chili circa, con lo stretto necessario, camminerà vivendo all’avventura. Ogni sera un posto diverso, tutti i giorni 30 chilometri (circa) da percorrere. «Dall’ultimo viaggio sono tornato più ricco dentro – chiude Nori – . Spero sia così anche stavolta, anche perché per metà del tragitto stavolta sarò da solo».

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