Ogni vita un racconto / Bergamo Città
Giovedì 09 Gennaio 2025
Ritratti di passione e ispirazione
Le storie di oggi ci raccontano la vita di chi ha dedicato la propria vita a ciò che più amava. Rina viveva l’arte come un’estensione naturale dell’esistenza, nella vita di Mario si intrecciarono tradizione e avventura e Giacomo fu promotore di opere di volontariato e amministratore pubblico, incarnando l’impegno verso gli altri con i suoi alpini.
Con acquerelli, oli e tecniche miste, Rina catturava l’essenza delle persone nei suoi ritratti, riuscendo a cogliere l’anima dei suoi soggetti. Mario, erede della storica famiglia Balzer, ha portato avanti con impegno l’attività familiare. La sua vita, tuttavia, non si esauriva dietro il bancone: la passione per il volo a vela lo ha spinto oltre i confini bergamaschi. Di Giacomo, Capogruppo degli Alpini di Colere per vent’anni, ci ricordiamo il suo entusiasmo contagioso e la sua dedizione, che hanno lasciato un’eredità tangibile e ispiratrice.
Rina Severi: ritrattista di talento sapeva cogliere l’anima
Qualsiasi superficie, anche un piccolo foglio di carta trovato per casa, le bastava per dare sfogo alla sua arte. Rina Severi, che è morta nel marzo 2017 ad Urgnano, è stata una pittrice allieva del maestro Trento Longaretti. L’arte l’ha accompagnata per tutta la sua vita, fin da quando era bambina e la sua produzione si è intensificata soprattutto negli ultimi vent’anni. «Una delle sue doti – raccontava il compagno Guido che ha condiviso con lei un lungo cammino – oltre all’estrema umanità e alla sensibilità nei confronti delle persone, è stata la velocità con la quale dipingeva perché per lei arte e vita erano una cosa sola». Il suo pennello ha fissato su tela centinaia di ritratti di uomini, donne, figure religiose, ricorrendo all’acquerello, all’olio, alla tempera, o all’uso di tecniche miste che lei stessa sperimentava.
Mario Balzer: lo svizzero che amava pasticceria e volo a vela
Era uno dei tre figli di Alessandro, il fondatore dello storico locale che si affacciava sul Sentierone. Alla morte, nel marzo 2017, aveva 76 anni ed apparteneva alla storica famiglia, di origine svizzera, che ha dato il nome alla nota pasticceria. Dalla Svizzera, Cantone dei Grigioni, la famiglia Balzer si era prima trasferita nel Bresciano, aprendo una osteria a Palazzolo sull’Oglio e una pasticceria a Brescia. All’inizio del secolo scorso, Ignazio Balzer, nonno del defunto Mario, si trasferì a Bergamo. Suo figlio Giulio aprì una pasticceria in via XX Settembre e l’altro, Alessandro, nel ’38, fondò la pasticceria Balzer portata avanti, alla sua morte, dai tre figli: Ignazio, Angelo e Mario. Mario Balzer era taciturno, grande lavoratore e coltivava una grande passione per il volo a vela che lo ha portato a gareggiare anche negli Usa e in Australia.
Giacomo Belingheri: l’alpino in prima linea, volontario e politico
Sempre in prima linea: nel volontariato, in amministrazione, ma soprattutto con il gruppo degli Alpini. «Giacomo era conosciuto come il Capogruppo degli alpini di Colere – raccontava Angelo Piantoni, ex sindaco del paese e amico storico di Belingheri alla sua morte avvenuta nel luglio 2017 – ruolo che aveva ricoperto per vent’anni, per poi passare il testimone al figlio Aronne». Era lui il motore di tutte le attività: la sistemazione del Cesulì, la chiesa più vecchia di Colere, i lavori di sistemazione del cimitero e le raccolte fondi (oltre che i lavori veri e propri) per ricostruire le case bruciate sul territorio comunale. Era stato lui il promotore della costituzione del gruppo di protezione civile di Colere ed è stato vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici. Ogni giorno non mancava il giro di tutti i cantieri, li seguiva come fossero i suoi.
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