Ogni vita un racconto / Bergamo Città
Mercoledì 07 Agosto 2024
Politici, insegnanti, preti o sportivi che siano, nei bergamaschi non manca mai la passione e la costanza
Politici appassionati al centro del dibattito sociale come Leandro Rampa e Giuseppe Chiarante, sacerdoti che corrono sui campi dell’oratorio e scrivono di eucarestia come Padre Buffoni e don Claudio Borella. Alpini volontari che davano vita ad associazioni e progetti comunitari per la loro gente, come Bruno Bianchi. La maestra Matilde amata per il suo cucù e la sua pazienza, Marinella Meli, donna di stile ed eleganza, il medico Franco Maj che uscì dall’ospedale per fare il medico condotto, l’olimpionico di scherma Antonio Albanese, il sindaco scrittore Carrara, il giornalista Iseni e Felice Crivena che scelse di morire nel suo bivacco.
LEANDRO RAMPA
Una vita al servizio della Democrazia Cristiana
Rampa stato un esponente di spicco della Democrazia Cristiana Bergamasca. È nato a Bergamo il 27 novembre 1922 dove ha compiuto i suoi studi per diventare insegnante. Ha seguito diverse classi a Calusco D’Adda e poi, nel 1945, è entrato in politica ricoprendo il ruolo di dirigente cittadino e provinciale della Dc. Nel ’48, è diventato vicesegretario regionale sempre della Democrazia Cristiana. Negli anni Cinquantaa e Sessanta è stato Consigliere regionale e ha fatto parte del Consiglio nazionale e della Direzione centrale del partito. A Bergamo, è diventato un punto di riferimento per il gruppo dei fanfaniani a cui facevano capo, personaggi come Enzo Berlanda e Vito Sonzogni. È stato poi eletto alla Camera dei Deputati nel 1958, 1963, 1968 e 1972. Nel 1976 è diventato senatore nel collegio della Valle Seriana. Si è ritirato dalla vita politica dal 1979 al 1980 per assistere la moglie malata, che è purtroppo venuta a mancare proprio in quell’anno. Poi, tra il 1980 e il 1985, è diventato assessore regionale. Importante ricordare anche che Rampa è stato sottosegretario al turismo e allo spettacolo nel secondo governo Leone e sottosegretario al lavoro e alla previdenza sociale nel secondo governo Rumor, nel governo Colombo e nel governo Andreotti. Leandro Rampa è morto a Brembate di Sopra il 3 gennaio 2008.
Archivio de L’Eco di Bergamo
BRUNO BIANCHI
Alpino nel cuore e animatore vivace di volontari
Bruno Bianchi era un alpino architetto. Promuoveva continuamente nuove iniziative per lo sviluppo dell’associazionismo. Fu lui a fondare, nel 1961, il gruppo degli alpini in congedo, che guidò per quarant’anni. Istituì poi, nel 1969, insieme ad altri volontari, la sezione locale dell’Avis. Fondò inoltre uno sci club nella zona. Fu lui, poi, a dare vita Coro Ana di Sovere. Proprio questo coro intonò «Madonna della neve» al suo funerale. Un’altra iniziativa di Bianchi fu quella di progettare per l’Associazione nazionale alpini la Casa dei disabili di Endine Gaiano. Accettò inoltre incarichi provinciali e nazionali di prestigio come quelli di vicepresidente dell’Ana di Bergamo, consigliere Ana nazionale, presidente nazionale del Gruppo sportivo Ana. L’alpino Bianchi è morto a Sovere il 3 gennaio 2008
Archivio de L’Eco di Bergamo
PADRE UGO BUFFONI
Sacerdote e scrittore di temi eucaristici
Padre Buffoni ha vissuto a Ponteranica trent’anni della sua vocazione di sacerdote, ma parallelamente ha trovato tempo e stimoli per dedicarsi per un ventennio anche al giornalismo. È diventato sacerdote sacramentino nel 1952 nelle Marche, a San Benedetto del Tronto. Tra il 1955 e il 1975 è stato direttore, a Ponteranica, delle Opere eucaristiche, un Centro eucaristico che cura la pubblicazione di libri teologici e anche dei tre periodici della congregazione, e del periodico «Cenacolo», prima che quest’ultimo raggiungesse la fama a livello nazionale. Padre Buffoni è morto il 1 gennaio 2005.
L’Eco di Bergamo
MATILDE BERTELLINI
Per gli alunni era «la maestra col cucù»
Era conosciuta dai suoi alunni come «la maestra col cucù», perché raccoglieva sempre i lunghi capelli neri in uno chignon. Originaria di Serravalle Po, nel Mantovano, si trasferì a Zanica con il marito, Renato Burroni, maresciallo maggiore dei carabinieri e comandante della stazione del paese dal 1961 al 1974. Insegnò nelle scuole elementari di molti comuni bergamaschi, tra cui Spirano, Comun Nuovo, Verdello, le frazioni Capannelle di Zanica e Passoni di Cornalba. Non fu mai dimenticata dai suoi studenti, i quali la andarono sempre a trovare quando era in pensione. La Maestra è spirata il 5 giugno 2021 a Zanica.
Archivio de L’Eco di Bergamo
MARINELLA MELI
Coraggiosa, bella e di una grazia non comune
Marinella Meli era la moglie di Paolo Crivelli, che fu capo di Gabinetto dell’Amministrazione Bruni e esponente del Psi di Bergamo. Marinella era caratterizzata da coraggio, grazia e bellezza. Queste caratteristiche non la abbandonarono neanche quando fu costretta ad affrontare il tumore al fegato che la colpì nel 2007. Ebbe sempre al proprio fianco suo marito, con il quale si era sposata nel 2008. Marinella è salita al cielo il 1 luglio 2012.
Archivio de L’Eco di Bergamo
GIUSEPPE CHIARANTE
Appassionato politico, teso tra centro e sinistra
Chiarante diceva di essere (citando la biografia, che ha presentato a Bergamo nel 2007), un ex senatore «tra De Gasperi e Togliatti». Negli anni Cinquanta, infatti, ha deciso, dopo una lunga discussione nella Trattoria dell’Angelo di Borgo Santa Caterina, di lasciare la Democrazia Cristiana per il Partito Comunista Italiano. La sua carriera politica è iniziata quando era giovanissimo. Dopo aver studiato al Sarpi ed essersi laureato in filosofia a Milano, infatti, è andato a Roma, dove è entrato nel Consiglio nazionale della Dc ed è stato uno dei fondatori della Base, la sinistra politica della Dc. Nel 1972 è stato eletto deputato del Pci e poi, fino al 1994, è stato senatore. Nel 1989, si è schierato contro la svolta Bolognina di Occhetto e nel 1999 ha abbandonato i Ds. D’Alema infatti sosteneva la guerra del Kosovo, mentre Chiarante condannava l’azione militare. È diventato poi membro della presidenza dell’associazione per il rinnovamento della sinistra e ha fondato, nel 1991, con Giulio Carlo Argan, l’Associazione Bianco Bandinelli, di cui è stato presidente dal 1993 al 2005. Chiarante è morto a Bosco Marengo il 31 luglio 2012.
Archivio de L’Eco di Bergamo
FERNANDO MAJ
Nipote di don Spada, curava corpi e anime
Fernando (conosciuto come Franco) Maj fu una figura di grande rilievo non solo per il grande impegno nel suo lavoro di medico, ma anche per la dedizione alla società. Nato nel 1932, fu ospite, a Bergamo, di monsignor Andrea Spada, suo zio, per studiare al liceo Sarpi. Ottenne la borsa di studio al collegio Borromeo di Pavia e si laureò in medicina, con specializzazione in cardiologia. Lavorò poi al fianco del primario Angeli al Bolognini di Seriate. Insieme, istituirono il reparto di Diabetologia. La sua carriera in ospedale proseguì per vent’anni. Dopodiché, diventò medico di base. Come ricordava il figlio Marco in occasione della morte, quando si ammalò monsignor Spada, Fernando lo seguì come medico con grande zelo e affetto. Franco fu anche consigliere della Fondazione Don Andrea Spada. Fu inoltre sindaco di Seriate dal 1970 al 1971, capogruppo degli alpini seriatesi e presidente della casa di riposo «Fondazione Bartolomea Spada». Il dottore è spirato il 1 luglio 2012.
Archivio de L’Eco di Bergamo
DON CLAUDIO BORELLA
L’Oratorio era per lui una vera esperienza di fede
Don Borella era originario di Bariano ed è diventato arciprete di Pagazzano nel 2010. Si è subito integrato nel paesino, collaborando con l’amministrazione comunale e, soprattutto, con il sindaco di Raffaele Moriggi. Il suo obiettivo principale era quello di coinvolgere tutta la popolazione nella vita dell’oratorio, a partire dai giovani. Prima di diventare arciprete di Pagazzano, è stato viceparroco dal 1991 al 1997 a Villa di Serio e parroco a Ubiale Clanezzo dal 1997 al 2010. Don Borella è morto a Pagazzano il 15 agosto 2013
Archivio de L’Eco di Bergamo
ANTONIO ALBANESE
Schermidore che portò Bergamo alle Olimpiadi
Albanese è stato uno stimato uomo di legge, ma anche uno schermidore dal successo internazionale. Ha mostrato una grande passione per lo sport anche quando, a quindici anni, a causa di un grave incidente, si è fratturato la gamba in sei punti. Ha fatto di tutto per risvegliare i muscoli, che ormai non rispondevano, ed è arrivato a una soluzione quando il suo maestro di scherma Egidio Mazzuconi gli ha suggerito di provare con la pedana. Albanese è entrato, nel 1959, nel giro azzurro, dopo essere arrivato settimo negli Assoluti. Era in riserva tra gli olimpionici di Roma nel 1960 ed ha poi vinto l’oro alle Universiadi di Sofia nel 1961. Ha vinto la medaglia di bronzo alle Universiadi di Porto Alegre nel 1963, è arrivato terzo agli assoluti d’Italia ed è arrivato quarto alle Universiadi di Budapest. Si è inoltre aggiudicato il sesto posto alle Olimpiadi di Città del Messico. Ha continuato a fare sport nel corso della sua vita. A 37 anni, ha vinto un bronzo agli Assoluti. Dopo aver abbandonato lo sport a livello agonistico, Albanese è stato dirigente dell’Aramis e poi è stato uno dei fondatori della Scherma Bergamo. Albanese è morto il 15 giugno 2013
Archivio de L’Eco di Bergamo
RENATO ISENI
Cronista fedele e preciso dello sport provinciale
Renato Iseni è stato uno storico collaboratore de L’Eco di Bergamo sin da quando lavorava come impiegato a Dalmine ed anche in pensione. Andava a guardare le partite nei campi di calcio bergamaschi e, una volta arrivato a casa, come racconta anche il nipote Egidio, riordinava i suoi appunti e chiamava la redazione per la cronaca della partita. Per lui, ma anche per i lettori de L’Eco di Bergamo, un servizio prezioso e apprezzato. Iseni è morto a Boltiere, il 9 agosto 2012.
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ALBERTO CARRARA
Il sindaco che amava e sosteneva la storia locale
Alberto Carrara, perito industriale originario di Rota Imagna, è stato sindaco di Torre Boldone dal 1990 al 1995 e presidente del circolo politico-culturale «Don Luigi Sturzo», un gruppo che promuove pubblicazioni quali l’Agenda annuale e i libri di storia locale. Carrara continuò a dedicarsi al paese anche quando finì il mandato amministrativo. Si recava spesso in municipio per discutere di temi inerenti alla vita di Torre Boldone. Alberto è spirato l’8 agosto 2012.
Archivio de L’Eco di Bergamo
FELICE CRIVENA
Il bivacco Pedrinelli è la sua casa per sempre
Felice Crivena si è spento nel bivacco Pedrinelli, la struttura che lui stesso aveva contribuito a ristrutturare. Il suo intervento si era infatti rivelato fondamentale per la trasformazione delle macerie della Prima Guerra mondiale nell’affascinante rifugio sotto al Passo del Publino. Come ricorda Costanzo Esposito del Gruppo amici escursionisti di Sforzatica, Felice Crivena aveva anche dedicato molto tempo e lavoro alla trasformazione di un vecchio rudere in baita. I suoi amici ne ricordano la passione e la forza. Crevena è morto a Sforzatica il 15 luglio 2012.
L’Eco di Bergamo
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