Ogni vita un racconto / Bergamo Città
Mercoledì 10 Aprile 2024
«Io e papà che ridiamo», ricordi e immagini che salvano la memoria delle nostre comunità e delle nostre famiglie
Ecco alcuni dei ricordi caricati dai lettori sul sito Ognivitaunracconto.it nel quale abbiamo raccolto le necrologie apparse su L’Eco dagli anni Cinquanta ad oggi. Trovate la persona che volete ricordare, scrivete il vostro ricordo e inviate. Nel giro di qualche ora il vostro scritto verrà associato e scorrerà insieme agli altri ricordi. Lo spirito di questo progetto è quello di tenere viva la memoria della comunità dei bergamaschi che si riconoscono nelle storie di genitori, nonni, educatori e amici. Il portale è libero e gratuito. Per informazioni e suggerimenti [email protected] o 035 386433.
BERGAMO
Omobono Milesi, uomo buono di nome e di fatto
In famiglia si racconta che tutti dicevano che Omobono fosse proprio un uomo buono, di nome e di fatto. Era ben voluto, se poteva essere utile a qualcuno difficilmente si risparmiava. Alla domenica mattina passeggiava con la moglie sul Sentierone, per lui era quasi una seconda casa, incontrava amici e colleghi, con i quali condivideva un buon caffè. È mancato presto, sarebbe stato un nonno affettuoso e presente.
Tua nipote Chiara
RANICA
Pantaleone Tribbia, il mio padrino
Il miglior padrino che potessi avere, sempre presente con discrezione e attenzione.
Silvana Tombini
TRESCORE BALNEARIO
Prof. ssa Clotilde Ricci, la mia madrina
Ho un ricordo bellissimo della mia madrina, che ho sempre chiamato amorevolmente Ina.
Daniela Mutti
BERGAMO
Nonna Maria Meriggi e il profumo del suo borotalco
Nonna, siamo nel 2024, sono tanti anni che te ne sei andata, ma le tue carezze le sento ancora. Grazie per tutto il bene che mi hai voluto, il tuo insegnamento l’ho usato per far diventare grandi le mie figlie. Oggi che anch’io sono nonno vorrei poter avere i miei nipoti in grembo come lo sono stato io con te e sentire il tuo profumo di... borotalco. Che bello ricordarti e che nostalgia!
Ruby
BERGAMO
Alfredo Pesenti, un ex collega e un amico fidato
È da Natale 2023, quando i miei auguri non hanno avuto riscontro che ho temuto il peggio. La mie ricerche non hanno avuto esito finché su questo portale ho avuto la temuta conferma. Cara Enrica ti sono vicino, per me Alfredo è sempre rimasto un caro ex collega ma soprattutto un fidato amico. Sono desolato.
Egidio Peroni
I legami non si spezzano e questo luogo vuole essere testimonianza di un collante affettivo tra chi ha compiuto un pezzo di strada insieme
RAMERA PONTERANICA
Vittorio Cassinelli, mi manca non averti abbracciato
Ciao babbo, sono stata l’ultima ad averti salutato quella sera. Durante la notte te ne sei andato. Mentre uscivo dalla stanza mi ricordo di essermi fermata, averti sorriso e mandato un bacio. Ci vediamo domani. Stai tranquillo che quando torni dalla terapia mi trovi qui. Mi hai sorriso. Avessi saputo ti avrei abbracciato fortissimo. Mi manca non averti dato quell’abbraccio.
Sonia
BERGAMO
Emanuele Abbate, il mio maestro di scuola e di vita.
Uno dei migliori insegnanti che abbia mai avuto. Grande maestro di scuola e di vita.
Giovanni Colombi
BERGAMO
Suor Osvalda Ravasi e il suo splendido sorriso
La mia maestra delle prime elementari (quando presso l’istituto si poteva partecipare solo fino alla terza classe). Poi le visite e gli incontri durante gli anni successivi in cui si ritrovava sempre il suo splendido sorriso. Lo scambio dei biglietti di auguri nelle festività. Era sempre un piacere ascoltare le sue parole e i suoi consigli e andar via con il cuore più leggero. Un grazie per tutta la sua dedizione alla missione pastorale rivolta all’educazione di generazioni di fanciulli a cui ha dedicato tutta la sua vita. Ciao cara suor Osvalda prega per noi da lassù.
Paola Gambirasi
Suor Osvalda è stata per anni maestra elementare all’Istituto delle Suore Sacramentine di Via S. Antonino a Bergamo. Ha cresciuto almeno tre generazioni di studenti
LURANO
Le medaglie dei nonni Lorenzo Lena e Giovanni Ubbiali
Ho letto il vostro articolo (ora presente sul sito de L’Eco nella sezione ognivitaunracconto Tutto il valore sociale delle medaglie conquistate dai soldati) con interesse ricordando due componenti della nostra famiglia che partirono per liberare Trento e Trieste. Mio nonno, Sergente maggiore Lorenzo Lena, il 27 ottobre del 1918 era a bordo del Caproni 4180 con altri tre commilitoni e nei cieli di Sacile vennero attaccati da 5 aerei nemici. Al rientro seguì una medaglia (credo argento). Al nonno di mio marito Capitano Giovanni Ubbiali, originario di Lurano, duramente ferito in battaglia (sempre 1a guerra mondiale) venne conferita la medaglia d’oro. Il comune di Lurano gli ha dedicato una via e alla morte tomba perenne nel locale cimitero. Noi siamo orgogliosi dei nostri antenati.
Anna Marchionni
BERGAMO
I lupi di Toscana
Da qualche giorno leggo con estremo interesse gli articoli riguardanti Ognivitaunracconto, ho trovato il necrologio di mio nonno che non ho mai avuto la fortuna di conoscere… grazie! State svolgendo un lavoro utilissimo per ricordare i nostri avi ma che, parallelamente, permette pure di leggere notizie di molti anni fa grazie alle scansioni delle pagine. Ho però una richiesta che a me farebbe molto piacere ma penso, anzi ne sono convinto, anche a tutti i bergamaschi interessati di storia locale: se ci fosse la possibilità di avere le stesse scansioni delle necrologie dei caduti durante la seconda guerra mondiale o comunque negli anni 40… darebbe la possibilità, non solo di ricordare, ma anche di vedere la foto di alcuni ragazzi non più tornati a casa. Potrei fornire l’elenco dei caduti della divisione Lupi di Toscana (con sede del loro 78° Reggimento alla Montelungo) di cui mi occupo nel poco tempo libero.
Enrico Lazzarini
© RIPRODUZIONE RISERVATA