Ernesto Quadri, il «prof prestigiatore»

Artigiani, artisti e professori. L’amore per il lavoro e la capacità di rendere la vita stessa un’opera d’arte emerge nei ricordi di alcuni bergamaschi morti nel decennio tra il 1984 e il 1994. Qui la storia di Enrico Quadri, un professore un po’ speciale

In viaggio tra i personaggi scomparsi tra il 1984 e il 1994 e apparsi nelle necrologie del nostro giornale, incontriamo professionisti appartenenti ai settori più disparati: si trovano un materassaio, un piastrellista, dei pittori, degli ingegneri e oltre 150 professori. Proprio nella lista degli insegnanti venuti a mancare tra il 1984 e il 1994, salta all’occhio il nome di Ernesto Quadri, un maestro un po’ particolare. Quest’ultimo, infatti, non insegnava la matematica o la letteratura. Era un «prof prestigiatore». Vedere un titolo così singolare ha stimolato la mia curiosità e mi ha portata a scavare negli archivi storici de L’Eco di Bergamo per trovare qualche informazione in più su Quadri.

Ernesto Quadri, di Seriate, era conosciuto in tutta la provincia di Bergamo per la sua attività di prestigiatore, che svolse per oltre 40 anni. Sempre desideroso di migliorarsi e di perfezionare i suoi giochi di prestigio, si esibiva con la sua famiglia. Della compagnia del «prof», infatti, facevano parte, tra gli altri, anche la moglie Maria Fenili, soprannominata «Mary» e il figlio Adriano. Ernesto lavorava in un settore che definiva «difficile». Come si legge in un articolo de L’Eco scritto il 29 luglio del 1970, infatti, Ernesto Quadri, proprio come altri maghi bergamaschi, era bravo, ma poco conosciuto. I prestigiatori, ai tempi, non venivano pubblicizzati abbastanza per ottenere successo a livello nazionale. Quadri però, amava così tanto la magia e i giochi di prestigio, che ne aveva fatto la sua professione. Gli altri prestigiatori di Bergamo facevano anche altro. Quadri invece, si dedicava totalmente alla sua carriera di «prof prestigiatore».

Iniziative benefiche

Nonostante le difficoltà nel farsi conoscere, erano numerose le iniziative che portava avanti in provincia; era in grado di utilizzare le sue abilità anche per scopi benefici. Si esibì il 25 settembre del 1955, nel sanatorio di Groppino, insieme al gruppo dei «gioppini» dell’ENAL (Ente nazionale assistenza lavoratori). Con giochi di prestigio, musica tradizionale e spettacoli divertenti, riuscì a far nascere sorrisi e gioia negli ammalati del sanatorio. Quadri fece uno spettacolo anche davanti ai ricoverati della Divisione sanatoriale dell’Ospedale Maggiore. Insieme al resto della «Compagnia di Arte Magica e Varia di Seriate», di cui era il direttore, si esibì per oltre due ore. Caratteristici dello spettacolo non erano solo i suoi giochi di prestigio, in cui era assistito, come sempre, da «Mary» ma anche le esibizioni dei suoi collaboratori. Basti pensare ai balletti di Anna Gussago, al canto di Lina Ghislandi e all’intrattenimento portato sia dal bravo «Cortesi», il presentatore, sia dal comico Ravasio. Il «prof prestigiatore» organizzò inoltre, su iniziativa della Direzione Provinciale dell’ENAL, uno spettacolo «comico-musicale-illusionistico» nel carcere di Sant’Agata. Parteciparono all’esibizione, con un numero composto da canzoni e danze orientali, anche due detenuti. Il pubblico trovò simpatica e divertente l’iniziativa. Memorabile fu anche lo spettacolo benefico «Lanterna Blu» che il «prof» organizzò a Seriate.

Magia, ma anche musica e danza

Nei suoi spettacoli non mancava mai la musica. Promuoveva e partecipava a spettacoli in cui, insieme ai giochi di prestigio, erano protagoniste anche le melodie e le danze. Giova ricordare lo spettacolo musicale di Villa D’Almè in cui, insieme a Quadri, si esibirono anche diversi cantanti, tra cui Pier Luigi Offredi, «le Cugine», Claudia Frigoli e Alessandra Ghigliazza, una finalista regionale dello Zecchino D’Oro. Il mago partecipò inoltre, con i suoi giochi di prestigio, a «Canzonissima», una manifestazione canora di Selvino. Fu proprio lui, poi, a organizzare il «Cantalombardia», un concorso annualmente indetto in cui erano previste tre categorie: quella dei cantanti, quella dei minicantanti, e quella dei solisti di ogni genere. Non mancavano, nel corso dello straordinario spettacolo, i giochi di prestigio del «prof». Le cronache ricordano in particolare il gioco delle 40 spade conficcate in una cassa nella quale si trovava la signora «Mary».

Ernesto Quadri riuscì a portare la magia in ogni angolo della bergamasca, e a fonderla con discipline artistiche come la musica e la danza. Con la sua passione e il suo talento, riuscì a stampare un sorriso sul volto di molti.

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