Il primo giorno vero della pazza avventura, che ha come obiettivo Ulaanbaatar, capitale della Mongolia, dopo 35 giorni e 14 mila km di strada, si è dunque rivelato promettente, anche se un ironico bergamasco in camper, incrociato in autostrada, ci ha voluto immortalare dicendoci: «Vi scatto due foto, una per l’eventuale successo dell’impresa, mentre la seconda, se morirete, la darò all’Eco...». Sabato, dopo la partenza dall’arena civica di Milano, siamo rientrati a Bergamo per la fotografia davanti al giornale, per aggiornare subito il sito, per ultimare le operazioni di carico e per «scaricare» Marco, «Jack» per non fare confusione con me, che volerà sabato 25 a Istanbul per partecipare allo spezzone extraeuropeo del rally, mentre Marianna rientrerà in Italia dalla Turchia. Saremo dunque sempre in due sull’utilitaria.
Da Bergamo sabato sera ci siamo diretti a Sottomarina di Chioggia per una festa organizzata dai quattro vespisti che viaggeranno verso la Mongolia su due ruote e abbiamo dormito a Rosolina, una ventina di km più a sud. Il primo giorno abbiamo percorso un centinaio di km fuori rotta, speriamo di non continuare così... Lunedì 20 luglio ci stiamo godendo il sole della Dalmazia, da dove vi sto scrivendo, ma prima di sera saremo a Dubrovnik.
Prossime tappe Mostar e Sarajevo in Bosnia, sulla strada per Istanbul. La carovana che partecipa al Mongol Rally si è ben presto sbriciolata, del resto il percorso è libero e non ci sono scadenze di tempo. La Panda «senzafreni» ha comunque creato un bel feeling con il Panda Khan Team dei romani Michelangelo e Andrea che sono stati un po’ la squadra trainante sul piano organizzativo in Italia (potete visitare il sito www.mongolrally.it). Il percorso dei due team è quasi identico, siamo tra i temerari che tenteremo di attraversare l’altopiano del Pamir in Tagikistan a quota 4 mila metri, per cui è probabile che navigheremo sovente in tandem. Nonostante il carico non indifferente, la Panda è ancora «alta», segno che gli ammortizzatori stanno lavorando bene. L’aria condizionata non c’è, però le pellicole oscuranti applicate sui vetri respingono splendidamente il calore e all’interno dell’abitacolo la temperatura non è tropicale. Il motore è ok. Alla prossima.
Marco Sanfilippo
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