Moda e tendenze / Bergamo Città
Mercoledì 19 Marzo 2014
Vale e Francy
sorelle shabby-chic
Valentina ha la bottega a Milano, un’avventura costruita con fatica e molto ingegno, che racconta di arte manuale e di voglia di costruire. Francesca, anni a dipingere i «suoi» bimbi felici in via Pignolo, si è presa una pausa «maternità» e ora torna a breve con un nuovo spazio artigianale a Bergamo.
Valentina ha la bottega a Milano, un’avventura costruita con fatica e molto ingegno, che racconta di arte manuale e di voglia di costruire. Francesca, dopo un laboratorio in Città Alta, anni a dipingere i «suoi» bimbi felici in via Pignolo, si è presa una pausa «maternità» e ora torna a breve con un nuovo spazio artigianale, in via IV Novembre 76, a Bergamo.
Sono le sorelle Monti, bergamasche doc, unite dal filo della passione e della fantasia. Sognatrici, ma non disincantate, Valentina è la più giovane delle due: 31 appena compiuti, una preparazione artistica e una voglia di usare le mani per «realizzare cose belle». Tutto questo lo fa «in 16 metri quadrati intensi» spiega così lo spazio di via Plinio 16, che senza pensarci troppo ha chiamato «Bottega dalla Tasca»: «Mi sono venuti in mente i bambini, le loro tasche cariche di segreti. Ho ricordato il gesto dello svuotare le tasche dei bermuda d’estate al mare, dove scoprivi sabbia, conchiglie e piccoli tesori». Un sasso levigato, un pezzo di vetro luccicante, una caramella dimenticata da chissà quanto tempo. Immagine quotidiana dal sapore antico che fa tanto bene al cuore e che rappresenta bene questa bottega in zona Porta Venezia: colorata, romantica, spensierata tra giocattoli di un tempo passato, quadri di nuvole e arcobaleni, cartoncini dipinti a mano. «Quando ho finito lo Ied, ho lavorato come grafica e illustratrice: c’è stata anche una parentesi da artista a 360 gradi, tra video installazioni e progetti multimediali - racconta Valentina -, ma poi è arrivato il momento di investire su me stessa, su qualcosa ideato e creato dalle mie mani e dal mio cuore».
Metterci le mani e la testa, vuol dire Valentina, che è determinata anche in tempi complicati: «Amici aggrappati a stage infiniti, il precariato è diventato uno stile di vita per chi è della mia generazioni e il “sopravvivere” è la mortificazione di qualsiasi istinto al creare, all’avere nuove idee, che il sistema gambizza con una burocrazia lenta e cavillosa». Lei ha cercato di rompere gli schemi: «Non è facile, e ci sono giorni complicati, ma ci credo profondamente e continuo a investire sulla fantasia». Sulle sue decorazioni in cemento e creta, sui suoi disegni su tela, tra una nuvola lilla, un canovaccio dipinto a mano, dolcetti e tortine in cemento e legno pitturato «da mangiare con gli occhi», cornici in legno grezzo e quella sensazione di pezzi fatti a mano che raccontano un percorso artistico. Piccole cose che lasciano un segno incantato, come può essere un cucchiaio segnalibro, «preso a martellate per essere appiattito e poi dipinto di stelle» ride Valentina che con Francesca ha molto da raccontare: si scambiano idee e consigli, entrambe determinate, entrambe cocciute, e con tanta voglia di un mondo fatto di disegni e colori. Figlie d’arte, in un certo senso, con il papà architetto, come la sorella maggiore Isabella, e una mamma «che ha sempre avuto un gran buon gusto».
E queste bambine abituate a decorare, andar per mostre fin da piccole e viaggiare per l’Europa, si sono ritrovate a colorare il loro mondo, a disegnarlo su tele dalle tinte confetto. Francesca ha 38 anni e gli occhi ancora addolciti dalla recente gravidanza, il sorriso felice, proprio come i suoi bambini, quelli che disegna e che sono finiti in giro per il mondo dopo averne ceduti alcuni al marchio, sempre bergamasco ma con diffusione internazionale, Legami. «Il mio brand e il mio progetto sono nati nel 2001: il nome è “Fatto a mano” e si sviluppa attraverso la decorazione»: Soprattutto su tela, ma anche gesso e ceramica. Bambini, angioletti, orsetti e tutto un mondo fatto «di unicità e personalizzazione» spiega Francesca: «Ogni pezzo si decide insieme, si fa unico, con spontaneità». Bomboniere, quadri, pezzi decorativi molto spesso dedicati all’infanzia. Sarà l’influenza di Giorgio, 2 anni, e della piccola Susanna, 5 mesi: «I bambini sono un mondo di sogni e fantasia, liberi da vincoli, con la voglia di giocare, sperimentare». Raccontando un mondo dal gusto naif ma dai ritagli shabby chic, romantico e solare, sempre originale ma anche sempre coerente con queste due sorelle: «Ci mettiamo parecchio in discussione, e tra consigli e idee, alla fine facciamo sempre a modo nostro». Lo dicono sincere, senza grossi giri di parole: «Questo mondo lo difendiamo con le unghie e con i denti». E ridono: «In fondo non potremmo fare altrimenti, questo sappiamo fare. Sognare e disegnare». Bimbe felici e gocce di pioggia che hanno il colore dell’arcobaleno.
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