Moda e tendenze / Bergamo Città
Venerdì 14 Marzo 2014
Renzi e le camicie bergamasche
Marchio Bagutta, il tessuto è Albini
Mentre ha annunciato il taglio delle tasse seduto sulla poltroncina di «Che tempo che fa» di Fabio Fazio, ma anche durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri il premier Renzi vestiva un po’ di Bergamo.
Mentre ha annunciato il taglio delle tasse seduto sulla poltroncina di «Che tempo che fa» di Fabio Fazio, ma anche durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri - mentre annunciava le manovre di svolta del suo governo - il premier Renzi vestiva un po’ di Bergamo.
Un pezzo della nostra moda, tutta orobica, se si considera che le camicie bianche che il fiorentino ha indossato domenica e mercoledì sono di Bagutta, marchio di proprietà della famiglia Gavazzeni. Ma non solo: i tessuti scelti per le sue camicie su misura sono infatti di Albini e Thomas Mason, espressione di altissima qualità dell’azienda della Val Seriana.
Antonio Gavazzeni, sempre schivo a raccontare dove finiscono le sue camicie, conferma la notizia che, tra l’altro, era già stata gossippata sulla rivista «Oggi» quando ancora Renzi era sindaco di Firenze. Ora il premier, che predilige camicie bianche e azzurre tinta unica, concedendosi qualche castigatissimo rigato sui toni azzurri, continua con la passione per i tessuti orobici e per un marchio, quello di Bagutta, che nel frattempo si sta estendendo sui mercati stranieri. «Con un’attenzione anche all’Italia: a Milano, per esempio, abbiamo appena aperto un corner uomo e donna nel Coin di piazza Cinque Giornate». Mentre l’espansione in Russia, Corea, Giappone e Cina prosegue, con un incremento sull’exportdel 20% previsto sul 2014. «A Mosca, pur preoccupati dalla situazione politica contingente, siamo nel più grande mall dellacapitale, lo Tsum» commenta Gavazzeni, con una novità sull’Europa: «A maggio apriamo a Printemps di Parigi un corner uomo: è la nostra prima volta in Francia».
Camicie quelle di Bagutta dai tessuti principalmente made in Italy, con tagli moderni e stampe realizzate in esclusiva per il marchio Cit Spa, azienda che si occupa anche una produzione per conto terzi indirizzata a brand della moda di fama mondiale.
Ma Renzi cosa sceglie? Taglio classico con fit moderno», leggermente sciancrato sui fianchi, in cotoni doppi ritorni e in tinta unita: capi su misura che il premier ordina a Bagutta dopo che due anni fa, in una sua puntata politica milanese, il politico ha approfittato anche per farsi prendere le misure, ritoccate in caso di cambi di peso.
Niente fantasie, la scelta va soprattutto sul bianco - in particolare per le uscite politiche -, il modello è quello tradizionale, con collo italiano e senza taschino.
E se qualcuno si chiedesse come è nato il collegamento con la moda bergamasca del premier, basta tornare indietro di qualche anno: Renzi sindaco di Firenze, Gavazzeni presidente di Ente Moda Italia, impossibile quindi che i due non si incontrassero tra gli stand del Pitti, dove il prossimo giugno il bergamasco presenterà nuove camicie dopo il recente modello «tre colli» intercambiabili e quello che non si stira. Chissà che Renzi ci rifaccia un salto, al Pitti, abbandonando il candido bianco e facendosi trasportare da qualche tonalità, e fantasia, primaverile.
In questo caso si potrebbe già azzardare il colore tendenza del premier: lui la Fiorentina non la dimentica anche da Roma, e il viola lo propone su cravatte e pulloverini della domenica. Con Antonio Gavazzeni, sfegatato atalantino da sempre, che non azzarda: «Per Renzi va bene il lilla, il nerazzurro sarebbe un po’ troppo ardito».
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