Moda e tendenze / Bergamo Città
Mercoledì 06 Novembre 2013
Quando la moda fa bene alla città
Al Patronato nasce Pigmenti
Mani laboriose, mani che disegnano, costruiscono, stampano, piegano e spediscono. Tante mani per un progetto che parte dal sociale e si trasforma in moda. Il Patronato San Vincenzo è anche questo.
Mani laboriose, mani che disegnano, costruiscono, stampano, piegano e spediscono. Tante mani per un progetto che parte dal sociale e si trasforma in moda. Il Patronato San Vincenzo è anche questo, nella sua costellazione di uffici, aule e laboratori, e da poche settimane ha visto nascere al suo interno una nuova idea, giovane e stimolante.
Si chiama Pigmenti e corre veloce nel mondo di Internet. Attraverso i social network, ma soprattutto sul sito www.pigmenti.eu, dove è possibile trovare le proposte di artisti bergamaschi - ma non solo - che qui mettono in vetrina il loro lavoro. Stiamo parlando di grafica e di moda, dai poster alle t-shirt fino alle felpe.
Funziona così: l’artista presenta il suo lavoro che viene valutato dallo staff di Pigmenti e, se approvato, va on line per due settimane: in questo tempo, se verranno effettuati almeno 25 ordini di acquisto, il prodotto sarà messo in produzione, serigrafato a mano all’interno del laboratorio di stampa Tantemani, con t-shirt di cotone equo-solidale della Cooperativa Raggio Verde di Genova. «La qualità è il punto di forza di Pigmenti - spiegano i due responsabili Michele Foresti e Andrea Giudici -: qualità delle grafiche e dei rapporti, qualità dei materiali, in un circolo virtuoso di creativi. Il tutto viene poi personalizzato con un packaging studiato appositamente». Il guadagno? «Il costo del prodotto finito lo si decide con l’artista: insieme si sceglie il tipo di stampa e naturalmente il prezzo che altro non è la somma tra il guadagno del creativo e il costo della nostra stampa». Stampa che trasforma il prodotto moda in prodotto social, dato che a serigrafare a mano ci sono appunto le mani laboriose dei ragazzi della serigrafia Tantemani, coordinata da Foresti e Giudici.
«Tantemani è infatti un laboratorio nato lo scorso maggio dall’idea di sviluppare concretamente le attività del corso di artigianato interno al Patronato San Vincenzo» spiegano. Tutto è nato velocemente, con i giovani che mettono in circolo le idee e i ragazzi del corso si rimboccano le maniche. Perché, se ci si pensa bene, basta una buona idea e la voglia di sostenerla. Michele Foresti, 29 anni di Bergamo, al Patronato insegna proprio serigrafia ed insieme ad Andrea Giudici, fotografo di 29 anni, ha quindi proposto al Patronato un progetto che mettesse in atto competenze e sfruttasse abilità. «I finanziamenti sono arrivati con il bando della Fondazione delle Comunità bergamasche: con 10 mila euro siamo partiti» spiegano. Prima cosa? Acquistare i macchinari, dislocati in uno spazio che dà su un grande cortile con la luce che illumina disegni e colori. All’interno di questa stanza, tra forni e lastre, i ragazzi del corso di Artigianato, principalmente persone svantaggiate o dalle grandi fragilità, ma con una motivazione intensa e un sorriso che rapisce.
«Ragazzi che qui scoprono il loro futuro: sono loro le tante mani in movimento - sorride Grazia Zucchetti, presidente della Cooperativa sociale Patronato San Vincenzo -. La serigrafia è una delle prime attività della nostra cooperativa, un vero e proprio laboratorio finalizzato all’inserimento lavorativo». E la differenza con tutti gli altri che fanno «semplicemente» stampa è evidente: «Siamo più giovani, più artigiani, più social. E questo deve essere un valore aggiunto, soprattutto in un’epoca come la nostra». Perché è così che si diventa acquirenti consapevoli: da maggio infatti la serigrafia Tantemani stampa per aziende e privati e ha già prodotto oltre 4 mila capi: «Sono numeri che possono sembrare esigui ma se si pensa che la finalità non è principalmente il business si capisce come stiamo mettendoci in moto».
Pigmenti è il secondo step, sempre partendo dalla serigrafia e dal suo scopo social, ma anche promuovendo il valore aggiunto dell’arte e del design, valorizzando la creazione, progettando moda: da Paolo Baraldi ad Arianna Milesi, da Weena Visini a Francesca Ferrandi sono tutti nomi di artisti che si sono messi in gioco in questa vetrina virtuosa, con grafiche di qualità, disegni stilosi e intelligenti (in questa pagina tre t-shirt lanciate da Pigmenti, on line su http://vimeo.com/76791833 un video che racconta il progetto). «Non c’è nulla di meglio che abbinare l’ambito formativo con un’idea imprenditoriale - commenta lo stesso Efrem Barcella, preside dell’Istituto professionale del Patronato -. Un modo per dare valore aggiunto e per sviluppare una rete anche con le realtà produttive del territorio». E le idee sono sempre in circolo: dalla stampa e dal design, si pensa anche a un progetto di stireria, per un’altra fetta di giovani che al Patronato scoprono la loro abilità, risorsa su cui progettare il futuro. Futuro che può passare anche attraverso un disegno. Fatto di pigmenti di colore versato da mani laboriose.
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