Ottico per 30 anni a Urgnano
Ora si inventa i suoi occhiali

Dopo trent’anni di esperienza come ottico si è inventato un marchio tutto suo e lo ha chiamato «Lucky», fortunato, un po’ per scaramanzia e un po’ perché si rivolge ai bambini e con una coccinella come simbolo ha pensato di catturare con la fantasia proprio i più piccoli.

Dopo trent’anni di esperienza come ottico si è inventato un marchio tutto suo e lo ha chiamato «Lucky», fortunato, un po’ per scaramanzia e un po’ perché si rivolge ai bambini e con una coccinella come simbolo ha pensato di catturare con la fantasia proprio i più piccoli.

«E con i prezzi economici gli adulti», aggiunge Domenico De Maria, bergamasco d’adozione, dopo che da Milano nel 2009 ha aperto ad Urgnano il negozio di occhiali MdM. «Non nel centro del paese, ma su una strada provinciale, trafficatissima: una scelta voluta per andare a colpire una clientela di passaggio, con un bacino d’utenza di 25 paesi della Bergamasca e non solo». Spirito imprenditoriale il suo, tanto da puntare, due anni fa, al brand personale: «Rispetto a una decina di anni fa, la griffe nell’occhiale ha perso valore – spiega -. Il cliente cerca modelli che rispondano alla moda, ma senza per forza avere un marchio famoso di riferimento. E l’attenzione è rivolta sul prezzo: occhiali che rispondano alle tendenze, ma a prezzi più economici».

Da qui nel 2011 ha iniziato con Lucky e con i modelli per bambini, mentre da un anno ha aggiunto gli occhiali per adulti: «Punto sul colore, su una scelta molto varia di forme e sulla possibilità di personalizzare l’occhiale».

Stilista della collezione è lo stesso De Maria: modelli giovanili, tonalità accese, mentre la produzione è cadorina: «Vengono realizzati a Longarone, nella stessa azienda a cui si affidano i più importanti marchi di ottica, quelli che ancora non sono emigrati in Cina come purtroppo molta della produzione di questo settore». Un occhiale quindi made in Italy, la cui distribuzione è attualmente in esclusiva nel negozio MdM di De Maria: «È di questi ultimi mesi la decisione di ampliare la rete di negozi – spiega -. Per il 2013 ho prodotto 5 mila paia di occhiali Lucky e l’obiettivo per il 2014 è di crescere di un 30%, aprendo altri punti vendita: in Lombardia, il pensiero va su Milano e Brescia. Tra l’altro ho già creato una rete di distribuzione per portare Lucky fuori dai confini italiani».

Non in Europa, come verrebbe più facile da pensare: «In Brasile e Argentina, anche se prima focalizzerò l’attenzione sulle aperture in Lombardia». Questo spingendo su materiali leggeri – tra cui la celluloide cristallina - forme tra loro molto diverse e una scelta di colori variegata. «In collezione ci sono una settantina di modelli, venti per i bambini, circa 50 per gli adulti. Il vantaggio? Non ci sono i costi del mondo della moda e c’è un filo diretto tra me che progetto e distribuisco, l’utente finale e chi produce». Questa la ricetta di crescita: «Competitività e personalizzazione, anche per il modello da sole che lancerò la prossima primavera». Poi una battuta: «Da Urgnano l’idea è di vedere sempre più lontano».

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