Maffeis, non solo camicie
Ora cravatte e pochette

Non solo camicie sartoriali. Paolo Maffeis si avventura nell’accessorio da uomo e lo fa con estro, lavorando sui materiali e sulle fantasie, per un utente finale molto ricercato e che ha voglia di giocare con i colori.

Ecco la principale novità al Pitti Firenze della storica Camiceria Emanuele Maffeis di Bergamo: continuare nell’eccellenza ma diversificarsi sul prodotto. E così, dopo i guanti e una linea di maglieria e pantaloni, ecco cravatte e pochette, in tessuti di pregio: seta e cashmere, in primis, con fantasie colorati, abbinamenti estrosi. «I clienti già da alcune stagioni hanno iniziato a chiedermi la cravatta da abbinare alla camicia – spiega Paolo Maffeis -. Quest’anno, grazie alla collaborazione con un laboratorio specializzato che si occupa di questo accessorio per grandi griffe internazionali ho avviato la prima collezione».

Che definisce «inusuale, non troppo ordinaria e ingessata» e giocosa nelle fantasie che si possono così abbinare al prodotto storico e di punta di Maffeis: «La camicia, sempre tagliate a mano e cucite sartorialmente» continua il titolare che proprio in questi mesi ha dato il via a una serie di lavori di ristrutturazione dei locali dove c’è il suo laboratorio, in via Borgo Palazzo dove ha una trentina di dipendenti: «Al Pitti portiamo come sempre i modelli classici, sviluppando la camiceria da cerimonia che è tornata in auge, ma abbiamo anche puntato su tutta una nuova collezione più giovane e casual, tra tessuti armaturati, lane e cotoni abbinati, ma anche flanellati misto seta, ricamati in cashmere e molti stampati».

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