Moda e tendenze / Bergamo Città
Mercoledì 14 Settembre 2016
I Maestri del Paesaggio parlano di moda
I fiori di Gucci sbocciano da Tiziana Fausti
La vista è quella maestosa del teatro Donizetti. Una veduta bucolica dal terrazzo di Tiziana Fausti che lunedì sul Sentierone ha inaugurato le sue conversazioni modaiole all’interno de I Maestri del Paesaggio partendo da uno dei temi più botanici della storia del fashion: i fiori sognati e realizzati dall’artista Vittorio Accornero per Gucci, disegni e fantasie diventati icone e tema del libro «Giardini di seta» di Giovanna Altea.
Proprio l’autrice è stata purtroppo la grande assente, ma durante la serata è stata più volte ricordata per la splendida raccolta di immagini e storie che si intrecciano alla seta e ai colori. Con Sara Mano, Tiziana Fausti ha quindi ricordato le opere svolte per la Maison Gucci dall’illustratore piemontee Accornero durante gli anni Sessanta e Settanta: una collezione incredibile di circa settanta foulard tra i quali il celebre Flora.
Ed è proprio questo foulard che ci parla degli anni più splendenti della moda: Accornero, chiamato a collaborare proprio nel 1960 da Rodolfo Gucci per la maison, iniziò a creare temi legati al mondo del viaggio e dell’equitazione, ma nel 1966 a Milano arrivò Grace Kelly. La leggenda narra che, in visita nella boutique, la principessa chiese un «foulard floreale dai colori vivaci», ma i fiori mancavano da Gucci e Accornero ne disegnò uno in una sola notte, ispirato alla Primavera del Botticelli. Ecco quindi Flora e una pioggia di bouquet di fori di tutte le stagioni: fiori coloratissimi che portarono il foulard in una nuova era, rivoluzionando l’accessorio prima più discreto, «facendolo più trasgressivo» dice la Fausti, e introducendo il concetto della stagionalità: «Accornero iniziò così a disegnare grandiosi paesaggi marini, ma anche montagne innevate, a lui così care, ispirato dagli amati dipinti di Bruegel» continua Sara Mano.
E colpisce la freschezza delle fantasie floreali di Accornero, raccontate anche grazie ai foulard della collezione privata di Tiziana Fausti: «In cassaforte niente gioielli: tengo i foulard» rivela e si racconta con un tono familiare che piace al pubblico bergamasco presente, mostrando anche come indossare l’accessorio, «orpello mutevole e dinamico». In testa, come in «Vacanze Romane», ma anche top sotto la giacca, cintura e turbante. E proprio l’occasione è propizia per raccontare il progetto ideato da Helen Nonini a favore della Fondazione Veronesi e sostenuto dall’imprenditrice bergamasca, con il foulard che in questo caso «diventa turbante, strumento di sostegno, elmo di difesa contro la malattia» spiega la Nonini.
Ora il prossimo incontro sarà venerdì alle 18.30 con Giovanni Cutolo su «Lusso e Design», mentre Tiziana Fausti continua a raccontarsi : «Mio padre diceva che non sapevo cucinare – ride -, facevo tutto senza sapore, ma il mio sapore lo mettevo nei colori della moda». Da qui la partenza «faticosa» in «16 metri quadrati e 2 vetrine», fino ad oggi quando le vetrine sono 22, tra il progetto dell’e-commerce e un consiglio qua e là sulle nuove tendenze: «La donna? Quest’inverno il velluto sarà un must». Più tranchant sulla moda uomo: «È proprio arrivato il tempo di allungare un po’ i pantaloni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA