Moda e tendenze / Val Calepio e Sebino
Mercoledì 09 Marzo 2016
Christo, dalla passerella alla moda
Ecco il braccialetto con le stesse cime
La passerella di Christo ha anche un risvolto modaiolo: le cime nautiche che reggeranno l’installazione sono le stesse che una casa di moda bergamasca utilizza per i suoi accessori e, in particolare, per i suoi famosi braccialetti.
Stiamo parlando di «L4k3» e si legge «Lake», come lago in inglese, ed è il brand nato da una idea di Massimiliano Carta, Francesco Baiguini, entrambi di Costa Volpino, e Andrea Benaglio,di Lovere. «Volevamo fare qualcosa che valorizzasse il Sebino – spiega Massimiliano Carta, responsabile commerciale, l’idea del marchio - e abbiamo pensato che, oltre ai motoscafi Riva, il mondo ci conosceva per la corde nautiche».
Corde famose nel mondo, con una storia antica e un’eccellenza artigianale: «Da qui sono nati nel 2014 i nostri braccialetti: banalmente abbiamo recuperato degli scarti di corda delle reti da pesca in un vecchio magazzino e abbiamo realizzato qualche prototipo. Andrea, che ha un’attività legata al mondo informatico, li ha messi online e sono arrivate le prime richieste». All’inizio i tre pensavano fosse uno scherzo, «poi abbiamo capito che il progetto poteva decollare».
Partendo da una regola: lavorare con il territorio bergamasco e bresciano, per valorizzarlo. «Ecco perché i nostri prodotti danno lavoro ai cordai della zona – spiega Massimiliano -, circa una ventina di laboratori dove la corda ancora si intreccia manualmente».
Corda per i braccialetti, le collane e una linea di scarpe e borse portate in giro per le fiere del mondo, Pitti in primis. Con la passerella di Christo che non poteva non essere celebrata: da qui «The floating bracelet», nei colori che identificano da sempre il celebre artista americano: è̀ stato realizzato nella stessa corderia e con le stesse cime nautiche che reggeranno l’installazione, completate da chiusure in galvanica di ottone bronzato, che originariamente attrezzava le antiche imbarcazioni in legno. «Del resto - conclude Massimiliano Carta - il nostro scopo di sempre è stato quello di far indossare un pezzo di storia del lago».
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