Capobianco punta
ai giovani designer

Nasce «Per filo e per (di)segno», progetto che si propone di mettere in relazione il marchio Capobianco, prodotto dalla Duelle di Zanica, con un talento del settore moda, offrendogli la chance di realizzare una propria capsule collection.

Mettere in circolo le idee. È questa la novità di Capobianco, brand bergamasco di abbigliamento. Per la stagione autunno/inverno 2011/12 il suo titolare Marco Lorenzi guarda ai futuri designer, offrendo loro l'occasione di mettersi in gioco sperimentando direttamente sul campo le nozioni apprese negli istituti e nelle università. «Le migliori idee e i progetti di maggior successo nascono dal confronto generazionale, dallo scambio di esperienze e punti di vista, dall'incontro tra diversi talenti  - spiega Lorenzi -. Proprio da questi inter-scambi scaturiscono scintille creative, spesso fondamento di sviluppi importanti anche per l'evoluzione di aziende o marchi già consolidati».
 
Nasce così «Per filo e per (di)segno», progetto che si propone di mettere in relazione il marchio prodotto dalla Duelle di Zanica con un talento del settore moda, offrendogli la chance di realizzare una propria capsule collection e, in seconda battuta, di entrare a far parte dello staff Capobianco.

Per partecipare a “Per filo e per (di)segno” i giovani dell'ultimo anno scolastico dovranno interamente realizzare due o tre capi in linea con la filosofia che contraddistingue Capobianco, seguendone anche tutte le fasi di realizzazione: dal disegno alla scelta del tessuto, dalla definizione della palette colori allo studio dei dettagli, non dimenticando il taglio e la cucitura. Il vincitore, scelto tra tutti i partecipanti, avrà modo non solo di vedere realizzata la propria micro collezione, ma anche di seguirne direttamente sul capo l'ideazione, vivendo la vita dell'azienda.
Interlocutori privilegiati dell'iniziativa potrebbero essere gli studenti del Politecnico di Milano, dello Ied e dell'Istituto Marangoni con cui Duelle è già da tempo in contatto. «Siamo convinti che investire nella creatività puntando sulla freschezza ideativa e sull'entusiasmo dei più giovani possa essere una chiave di volta importante per affrontare il futuro» conclude Lorenzi.

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