Moda e tendenze / Valle Brembana
Giovedì 15 Maggio 2014
Camicie e mini pullover a km zero
Due bergamasche giocano in casa
Mettere l’accento sul made in Italy, l’artigianalità a chilometro zero, l’alta qualità della materia prima e un prodotto pensato e fatto in casa.Emanuela Ruch e Sabrina Tosini sono inventate un progetto da realizzare insieme, una sorta di «gemellaggio tra città bassa e Città Alta».
Mettere l’accento sul made in Italy, l’artigianalità a chilometro zero, l’alta qualità della materia prima e un prodotto pensato e fatto in casa caratterizzato da uno stile giovane e brioso.
Emanuela Ruch e Sabrina Tosini sono sì bergamasche ma prima di tutto sono amiche e per questa primavera/estate si sono inventate un progetto da realizzare insieme, una sorta di «gemellaggio tra città bassa e Città Alta» scherza Emanuela, «un modo per raccontare un sapere artigiano che cresce dal cuore e dalla mente» sottolinea Sabrina.
E allora da una parte c’è «Andie», camicia pensata da Emanuela e prodotta dal Laboratorio del Carmine di Zogno, azienda della famiglia Ruch: «Collo alla coreana, la sua peculiarità è il taglio asimmetrico e le code lunghe, un modello giovane che da alcuni anni stiamo proponendo con grande interesse». Per questa collaborazione con «La Bottega di Nonna Betta» di Sabrina, il modello è stato pensato in bianco tinta unita ma soprattutto nelle diverse fantasie vichy, «tessuti bergamaschi che arrivano dall’azienda Albini, espressione di altissima qualità» spiega Emanuela. I loro quadretti sono vivaci, nei toni accesi del rosso e lilla, rosa e verde, ma anche blu e nero.
In abbinamento arriva quindi «Eva», il maglioncino pensato da Sabrina: «Il modello è girocollo, per valorizzare la coreana di Andie, la manica lunga segue la camicia, il taglio è asimmetrico: corto davanti, di poco sotto il seno, e più lungo e stondato dietro, per seguire il movimento delle code della camicia» spiega Sabrina.
Il filato? Cashmere Loro Piana o cotone milanese con una palette di colori molto variegata. E una personalizzazione infinita: «Puntiamo su una collezione pronta già vasta, ma spingiamo anche sul “su misura”, ricchezza per chi come noi lavora artigianalmente».
Perchè se il Laboratorio del Carmine ha una trazione storica in quel di Zogno, con showroom in piazzale della Repubblica a Bergamo, Nonna Betta è nata nel 2003 in via Colleoni in Città Alta da un progetto di Sabrina che, dopo una laurea in Lingue, si è messa in gioco creando un suo marchio e disegnando maglieria, con il sostegno di piccoli laboratori bergamaschi e sapienze antiche che «sul nostro territorio sono una grande ricchezza molto spesso sottovalutata» continua Sabrina.
Il tutto a partire da Bergamo e per Bergamo: «Per valorizzare il nostro territorio e la nostra creatività». Il tutto a chilometro zero.
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