Moda e tendenze / Bergamo Città
Domenica 28 Febbraio 2016
A cena con Krizia - il video
Tra i 30 ospiti anche Tiziana Fausti
Hanno registrato il video quindici giorni fa, in una domenica ancora lontana dal turbinio della moda milanese. Solo trenta invitati nello storico Spazio Krizia di via Manin, sede di un marchio che resterà per sempre legato alla bergamasca Mariuccia Mandelli, sua fondatrice.
«A cena con Krizia» è il titolo di questo filmato, fatto di pensieri e riflessioni su quello che è sempre stato un appuntamento rimasto nel cuore di molti, con la stilista, scomparsa lo scorso dicembre, intelligente padrona di casa, capace di circondarsi negli anni di arte, cultura e design.
Nel video presentato giovedì durante la Settimana della moda (online su ecodibergamo.it) non si cita però mai Mariuccia Mandelli, ma la si racconta attraverso il suo marchio ora nelle mani di un’imprenditrice che arriva proprio dal Paese dove la bergamasca è arrivata prima di tutti: la Cina. Zhu Chongyun si è così trovata attorno a una vera e propria «tavola rotonda», una cena virtuale condotta da Giovanni Gastel, fotografo e autore dal 1981 dell’immagine di Krizia, con ospiti d’eccezione quali Gillo Dorfles e Aldo Colonetti, Mario Boselli e Flavio Caroli. Intrecci di parole, per un «brand di moda trasformato in comunicazione» dicono. Ci sono anche Piero Pinto, ideatore e progettista di questo spazio dalle tante facce, e Jacopo Foggini, mentre si parla di via Manin come «del primo teatro della moda – raccontano –: a Milano c’era chi mormorava fosse una follia, all’epoca sfilavano tutti in fiera campionaria», mentre «questo fu il primo reale “fuori- salone”, che ospitava le opere di Ingo Maurer e Ron Arad» sorpresi proprio in via Manin a «giocare a ping pong in un angolo».
Una tavolata di pensieri a ruota libera, in quello che pare a tutti un «luogo familiare, come in una casa dove succedono cose sorprendenti», un luogo che hanno frequentato per anni, dove la «cultura non è noia, ma gioia» e «senza nostalgia» commenta la bergamasca Tiziana Fausti, collezionista d’arte e imprenditrice di moda, anche lei invitata speciale a questo incontro che riconosce «i valori forti e unici, tuttora vitali» dello spazio, con la «voglia di far ricominciare una straordinaria avventura» per un brand «molto attuale, legato all’oggi e al domani».
Qui, dove sono passati Vargas LLosa, Sting, Jane Fonda, Shirley MacLaine, più le Sorelle Labecque, Alice Walker e Michael Ende, David Leavitt, Ian McInerney, ma anche Gino Paoli e Umberto Eco che arrivò con Arthur Miller. E tra le parole anche il ricordo alla sua fondatrice, «coraggiosa, forte e generosa», «capace di rinnovarsi nella continuità, fregandosi del consenso, facendo le cose che le piacevano, anticipandole».
«Una cena che si è vissuta con spontaneità – commenta dopo la presentazione del video Tiziana Fausti –, un’occasione per riflettere sulla moda e sul valore di via Manin. Un progetto di qualità questo di Zhu Chongyun, che tra l’altro ho avuto ospite a Bergamo sei mesi fa: credo che tornerà presto nella nostra città, tra noi si è creato un bel feeling». Un ricordo di Mariuccia Mandelli? «Tanti: la sua attualità incredibile, il legame con il design, la grande ricerca dei tessuti e delle lavorazioni».
Il video si abbina poi alla nuova collezione Krizia, tra linee fluide, allungate, forme semplici: «Sedici look per 16 donne che vivono nella realtà» potrebbe essere la sinossi di un marchio che ora proseguirà la sua strada.
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