Per gli italiani il ristoclub Guga, dal nomignolo di Gustavo Kuetern, gloria del tennis brasiliano, duemila metri quadrati su due piani, 400 posti e 40 dipendenti, rappresenta una rivoluzione culturale, ancor prima che alimentare. Ma è semplice, divertente «e pure economico - garantisce Renato Rodigari, nome noto nel campo dell’enogastronomia bergamasca e socio, insieme ad altri tre imprenditori, due bergamaschi e due torinesi, della società -. Da noi infatti, con un menù personalizzato, potendo contare su un buffet lungo 27 metri, uno riesce a saziarsi, gustando cibo di buona qualità, anche restando sotto una spesa di dieci euro».
Abbiamo fatto una simulazione alla bilancia per capire davvero se conviene mangiare a peso e in effetti i vantaggi, a livello di spesa, esistono, se si pensa che mettendo sul piatto un pasto completo di qualità abbiamo speso 8,30 euro, così suddivisi: antipasto misto 2 euro; primo piatto (risotto) 2,80 euro; secondo piatto (seppioline con polenta) 2,50 euro e dessert (con 3 monoporzioni) 1 euro.
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