Design contro la crisi
Arriva Origami

Una struttura mobile e polivalente, creata giocando con le sagome e i lembi che, come un origami, si muovono e cambiano configurazione al natante. Si chiama proprio Origami il progetto vincitore, per la sezione Motore e la categoria esordienti, del «Myda 2009 - Millennium Yacht Design Award», concorso internazionale di design. Il 23 gennaio alla Triennale di Milano l’annuncio del progetto vincente che porta la firma di un bergamasco: è Massimo Facchinetti, architetto di 43 anni, che negli ultimi tempi ha progettato sul nostro territorio lavori di rilievo come il Polo tecnologico di Dalmine e il nuovo Gleno.

A realizzare Origami, Facchinetti ha lavorato in team con il torinese Victor Ghia e la lecchese Tiziana Lorenzelli, un progetto che è stato considerato dalla giuria «originale nella sua ricerca morfologica e al di fuori degli schemi convenzionali del motor yacht». Un lavoro sperimentale, quindi, che sarà premiato ufficialmente il 5 febbraio alle 10,30 in occasione della giornata «Abitare il mare» in programma a Carrara.

«Con Origami abbiamo rotto gli schemi - ha dichiarato Facchinetti - e lo abbiamo fatto volutamente per inviare anche un messaggio al mondo dell’imprenditoria e del design: dal nostro piccolo mondo, peraltro a carattere provinciale, il segnale è che con la crisi economica che in questo periodo sta affliggendo tutto il territorio, la creatività e quindi anche il design possono essere strumenti per risollevarsi. E per fare questo servono nuove idee».

Lungo 57 piedi, la classica tipologia a «ferro da stiro» è totalmente dimenticata: «Il nuovo yacht da chiuso assume l’aspetto del siluro che lo rende veloce e aerodinamico - spiega l’architetto bergamasco –, con un occhio all’ambiente». Celle fotovoltaiche, motore ibrido che abbina il motore diesel a quello elettrico: «Il progetto vuole avere un valore etico e ha una responsabilità sociale, un filo conduttore che teniamo sempre in considerazione nel nostro lavoro, ed è per questo che c’è attenzione all’ambiente e al fatto che il progetto sia totalmente realizzabile e accessibile».

Facchinetti, del resto, di design nautico ne parla anche ai suoi studenti durante il corso in Disegno industriale che tiene alla facoltà di Ingneria al Politecnico di Brescia: «Il mare è una grande passione, questo progetto è stata una sfida». Una sfida per il suo studio di Casazza, dopo nuovi modelli per il trasporto di veicoli, arredamenti interni per negozi di moda, progetti per aziende quali la stessa bergamasca Foppapadretti, ma anche collaborazioni con Fiat, Bmw Auto e Whirpool. In tutti i casi idee di «design ambientale» ed ecosostenibile: «Un design for all, per tutti - commenta ancora Facchinetti -: perchè l’innovativo non deve essere mera stravaganza, ma valore aggiunto per migliorare concretamente spazi e vite».
E poi, progetti che facciano anche sognare un po’, come Origami: una terrazza a picco sul mare, materassi circolari tondi con poggiatesta che ruotano per seguire il movimento del sole; una zona soggiorno con vasca e doccia nebulizzante che si apre direttamente sul mare e amache prendisole. «Anche questi aspetti fanno parte della sfida - conclude Facchinetti -: una rivincita del design bergamasco, soprattutto in un momento di crisi e di sfiducia. Perchè anche l’arte, l’innovazione, la novità siano strumenti utili per riemergere, partendo proprio dal territorio locale».

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