Moda e tendenze
Sabato 20 Dicembre 2008
Applause, va in scena il teatro
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Trae ispirazione dal mondo del teatro e da quello che la materiale che manipola e reinventa gli racconta ed esprime. Pierpaolo Baccardi, originario di Gromo ma da una vita in città, ha creato così in via Spaventa un palcoscenico di arte e innovazione. Si chiama anche per questo «Applause», il suo negozio in centro città che ha aperto dall’84: una piccola bottega-laboratorio dove Paolo inventa e crea in un susseguirsi di oggetti originali, dagli specchi a piccoli mobili, da pannelli artistici a sculture design.
«Applause è il nome che ho scelto per celebrare il teatro e il suo trasformismo. Sul palcoscenico tutto cambia ed è in evoluzione». Proprio come la sua vetrina, così come lo stesso negozio: «Sono in continuo mutamento - spiega -. Nel mio ideare cambio le forme, i materiali, cambio colori e progetto sempre cose diverse con tecniche nuove e cercando di fruttare il più possibile materiali semplici».
Un gusto e un tocco affermato in città: «Ho iniziato la mia attività come vetrinista negli anni Ottanta per Arnold&Arnold e ho sempre progettato oggetti. Sono partito prima dai quadri, vivendo e superando fasi diverse della mia creatività». Dalla pittura, all’uso del filo di ferro per rielaborare il concetto di arazzo. E poi oggetti con materiale riciclato: «In particolare la plastica: ho realizzato con le bottiglie dell’acqua lampade e sculture». E poi veri e propri alberi di Natale con tappi di bottiglie e di detersivi, vasi e piccoli mobili con il silicone, specchi con fogli di alluminio, tappi e barattoli di latta: «Quelli del pomodoro, per esempio - sorride -. Credo nel riutilizzo della materia, nelle sue possibili e diverse interpretazioni».
Tanto che molte sue opere sono utilizzate dalle gallerie d’arte e dai negozi per installazioni contemporanee. Ma, mi raccomando, niente complimenti per lui, che preferisce restare nell’ombra: «È il lavoro che faccio che mi gratifica, ma per me la cosa più bella è stare nel mio laboratorio, sotto il negozio, a ideare nuovi usi della materia». Un lavoro da dietro le quinte, per Paolo, mentre i suoi prodotti sono in scena, e si fanno applaudire.
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