«Chic e cheap» è il nuovo motto della moda. Lo dicono gli esperti del settore interrogati dal quotidiano francese Liberation: «Siamo tutti vittime della moda - spiegano -. Nonostante la crisi del potere d’acquisto, l’apparenza conta più che mai».
E questo significa che, anche se molto spesso non ci sono le possibilità economiche, bisogna sempre e comunque avere un aspetto giovanile e alla moda. E non importa se si veste Prada o Zara. Sono infatti finiti i tempi in cui la moda era un segno visibile di status sociale: grandi firme e insegne di moda a basso costo come H&M, Mango, Zara, Topshop vanno ormai a braccetto con grandi griffe, tanto che Karl Lagerfeld, Viktor&Rolf, Roberto Cavalli e Stella Mc-Cartney hanno per esempio firmato una collezione per H&M.
«A forza di sentire alcune donne dire che adoravano la mia moda ma che non potevano permettersela ho avuto voglia di andare loro incontro» ha spiegato Stella Mc-Cartney. «Alla fine del secolo scorso - ha commentato Serge Carreira, professore al Science Politique a Parigi - le case di moda storiche sono passate sotto "conglomerati" quali Lvmh e Ppr e la moda è diventata affare dei finanzieri che per soddisfare la domanda e aumentare il loro fatturato hanno cambiato velocità copiando i cicli della fast fashion: non più solo due collezioni l’anno ma pre-collezioni, "flash", "croisieres", arrivando ad almeno sette o otto nuove linee».(14/08/2008)
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