Luoghi (non) comuni
Martedì 16 Agosto 2016
Disturbi alimentari
Crescita allarmante
Si abbassa drasticamente l’età in cui si sviluppano le dipendenze e i disturbi alimentari: sono ben due milioni gli adolescenti italiani tra i 12 e i 19 anni coinvolti. Uno studio del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa, condotto in oltre 400 istituti scolastici, rivela che il 26 per cento degli studenti tra i 15 e i 19 anni fa uso di cannabis, un quarto di loro quasi quotidianamente e con un trend in costante aumento.
L’Istat, inoltre, registra che oltre il 5 per cento ha già alzato il gomito a 11 anni e che, a 15 anni, la percentuale è del 41 per cento per i maschi, del 33 per le femmine. A soli 13 anni un adolescente su 100 sperimenta lo stordimento da bevuta compulsiva; a 14 i casi sono già raddoppiati. I ragazzi in trattamento per dipendenza da cibo sono 600 mila.
Un quadro impressionante, con fenomeni di dipendenza che riguardano ormai più bambini che veri adolescenti. Gli esperti osservano che, all’origine della ricerca dello stordimento, c’è una voglia di autodistruzione generata da una sensazione di abbandono: si rifugia in un mondo anestetizzato l’adolescente che non si percepisce come interessante per il gruppo, la famiglia, la scuola.
In una società, che ha smarrito progressivamente i valori della spiritualità e della creatività, troppi ragazzi crescono disorientati, in solitudine, senza efficaci bussole affettive. Vivendo il disagio che accompagna la trasformazione del corpo, gli adolescenti sono incapaci di esprimere e soddisfare i propri bisogni evolutivi in maniera appagante. Gli adulti di riferimento non riescono a cogliere, nei loro comportamenti trasgressivi, la richiesta di un diverso sostegno. I ragazzi, che non sono capaci di accettare ed elaborare il dolore e la fatica della crescita, possono fuggire e cadere, malamente, nella trappola delle sostanze stupefacenti e dell’alcol. Per recuperarli, gli adulti di riferimento devono instaurare un’autentica comunicazione con loro, imparando a conoscerli e ad ascoltarli, oltre i silenzi che accompagnano la crescita.
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