
Luoghi (non) comuni
Sabato 19 Agosto 2017
Dagli oroscopi ai tatuaggi
Quelle derive neopagane
«Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore, ma si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo», ammonisce Papa Francesco. Molte persone, di ogni grado d’istruzione e livello sociale, seguono le indicazioni di maghi, chiromanti, guaritori, astrologi, spiritisti, coltivando la stolida credenza che le stelle possano trasmettere influssi sulle nostre vite, oppure che con le carte, il palmo della mano o chissà che altro si possano prevedere avvenimenti futuri o offrire spiegazioni, rimaste finora sconosciute, a fatti passati.
Il giro d’affari di questi venditori di buona sorte o di illusoria rassicurazione ha raggiunto, in piena epoca post-industriale, livelli impressionanti, paragonabili ai fatturati di imprese multinazionali. Negli anni della crisi economica i ricavi del settore dell’occulto sono addirittura cresciuti, complice la crescente insicurezza sociale. La superstizione, poi, coinvolge anche individui di buona cultura, che arrivano al punto di emarginare, in modo colpevolmente esecrabile, persone e luoghi giudicati, con totale insipienza, fonti di malocchio.
Sono tutti sintomi del prepotente ritorno di costumi pagani, che sembravano superati non solo da duemila anni di cristianesimo, ma anche dal presunto razionalismo della società moderna. Anche la diffusione recente della moda dei tatuaggi e dei piercing è annoverabile tra questi segnali neopagani. Calciatori e divi vari del mondo della tv e dello spettacolo sono i modelli di questa usanza, di origine addirittura preistorica e vietata dall’imperatore Costantino dopo la sua conversione al cristianesimo, e propagatasi, invece, ultimamente in ogni strato sociale e fascia d’età.
La moda dei tatuaggi rimanda al culto del corpo, presente nella società contemporanea in ogni forma possibile e già analizzato da molti studiosi. Personaggi dello sport e dello spettacolo sono idolatrati per il proprio aspetto fisico, più che per le capacità atletiche e professionali. Sui media si assiste a una continua esibizione di corpi perfetti per trasmettere messaggi pubblicitari. La gente comune – in un tentativo di emulazione – dedica sempre più tempo alla ‘manutenzione’ e all’esibizione del proprio corpo. Attività sportive non agonistiche, come il fitness e il body building, sono finalizzate all’abbellimento, si seguono regimi dietetici personalizzati, si ricorre a prodotti cosmetici, si scelgono stili di vita ritenuti salutari, assumendo integratori alimentari per aumentare memoria e attenzione, fino ad arrivare agli interventi di chirurgia plastica per motivi estetici. Queste attività sono solo alcuni degli esempi possibili di culto del corpo, che caratterizzano la vita quotidiana di molti cittadini dei Paesi industrializzati. Se esercitate moderatamente, possono anche essere benefiche ma, sempre più spesso, sono praticate in modo nevrotico, esagerato, ingiustificato.
Anche l’espansione incontrollata della pornografia, per la quale internet è una vera e propria cloaca, è un altro segno evidente di neopagano culto del corpo. In questi giorni, a Bergamo, si possono vedere enormi manifesti pubblicitari di un’annuale fiera a luci rosse. Non si tratta di condurre battaglie di retroguardia, perse in partenza, ma di ritrovare, almeno, una soglia condivisa di comune senso del pudore e, soprattutto, di elementare buon gusto. La bellezza di una città si valuta anche da questi particolari.
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gianpiero de angeli
7 anni, 8 mesi
"Molte persone, di ogni grado d’istruzione e livello sociale, seguono le indicazioni di maghi, chiromanti, guaritori, astrologi, spiritisti"......aggiungiamoci anche di giornalisti, opinionisti, propagandisti , politici , capipopolo e bufalari di vari colori................
silvana messori
7 anni, 8 mesi
Nell'articolo vengono trattati molteplici esempi ed in altrettanti campi i cui livelli di presa e di interesse debbono essere presi in considerazione a mio parere in maniera separata. Ciò che Papa Francesco forse desidera comunicarci nella Sua posizione di Guida Spirituale Cattolica, è che quando le nostre debolezze umane sono tormentate dai dubbi e non si prende in riferimento ciò che il Signore desidera comunicarci per il raggiungimento della vera felicità, e che si va da "maghi", fattucchiere o si spera in un oroscopo a noi favorevole, ecc. non si fa altro che aggiungere delle fragilità ad altre fragilità che hanno come fondamento delle insicurezze che mai potranno essere risanate con questa o quella previsione...Argomento ostico e da approfondire nei suoi più profondi risvolti! Per l'ultima parte dell'articolo, vorrei esprimere il mio rammarico come persona che del "sesso" non ne fa un problema, mentre per alcune pratiche diventate oltremodo esagerate, forse è il caso di parlarne
luigi zambetti
7 anni, 8 mesi
Un antico Greco o un antico Romano non avrebbero visto così la questione, in quanto non avevano una religione assoluta e su un piano così lontano dall'umano da dover scegliere tra "corpo" e "mente". Anche gli Inglesi hanno fondato il concetto di sport senza nessuna opposizione con la mente, rifacendosi proprio al vecchio "mens sana in corpore sano". E proprio la negazione del corpo porta poi - visto che il corpo negato si ribella - ad eccessi di tipo ideologico, o mentale, ed il corpo diventa in primis un'idea di corpo, come il cibo diventa un'idea di cibo. E mentre i college inglesi hanno buoni impianti sportivi, i nostri ragazzi fanno due striminzite ore di motoria in palestre abbastanza penose. Avanti quindi con i supercuochi, il calcio in tutte le salse, le barbe supercurate, i tatuaggi, il silicone, gli atteggiamenti che sono "segni" che comunicano (bisognerebbe capire cosa esattamente) e non "corpo". Con le dovute cautele, mi sembrano molto più umani lo yoga, le gite in montagna (non il trekking) ed il ballo liscio.
Riccardo Baldassarri
7 anni, 8 mesi
Un certo modo di vivere la religione cristiana, basato su rituali, sull'osservanza cieca di precetti, sul culto delle reliquie, sulla ripetizione di formule, sulla riesumazione dei santi, sulla paura del castigo divino, sulla soggezione alla gerarchia ecclesiastica, credo che avvicini piu' alla superstizione che al messaggio evangelico. Gli Ebrei conoscevano bene questo pericolo , infatti la loro dottrina proibisce ogni rappresentazione terrena del divino per lasciare spazio solo alla Parola scritta nei testi sacri.
Damiano Valoti
7 anni, 8 mesi
Sono d'accordo! Si demonizzano riti pagani e stregoni e santoni vari, ma molti riti attuali che avvengono in chiesa sono identici!
Carlo Cattolica
7 anni, 8 mesi
Gentile Baldassarri, la Sua interpretazione della religione ebraica è come minimo superficiale. Le consiglio di leggere qualche romanzo di Joshua Singer e comprenderebbe come quella ebraica sia una delle pratiche religiose più superstiziose, anche perché tra quelle monoteistiche la meno spirituale di tutte.
Maria Grazia D
7 anni, 8 mesi
In quasi 2'000 anni di storia cristiana-cattolica, l'utilizzo della mente, della nostra intelligenza e il cuore, non si sono evoluti anzi, siamo tornati indietro nel tempo, dando spazio al solo mondo materiale. Forse questo perché, da Costantino in poi, invece di insegnare la via per vivere la vita come Gesù insegna nel Vangelo.....e ce ne sono tanti di modelli comportamentali verso l'altro e verso noi stessi........si è preferito soggiogare con il potere il Popolo di Dio invece di insegnare a come affrontare i problemi della vita come insegna il Vangelo. Quello che scrive l'articolista, raccoglie nient'altro che ciò che è stato seminato o non è stato seminato.......
anna maestroni
7 anni, 8 mesi
eccezionale
Rosanna Vavassori
7 anni, 8 mesi
Quando ero infante mi spiegavano che il corpo è il tempio dello spirito santo. Ora leggo articoli come questo, che denigrano e condannano il fatto di andare in palestra. Strano, perchè il migliore insegnante di ginnastica che abbia mai avuto fu proprio don Locatelli, un sacerdote eccezzionale. Ad averne. Il resto dell'articolo è infarcito di concetti bacchettoni e quindi perdenti.
arturo invernici
7 anni, 8 mesi
Perdoni se sono indiscreto: immagino che l'insegnante di Italiano fosse Abatantuono, vero? (v. "eccezzionale" con due "z")
REGAZZONI PERSICO
7 anni, 8 mesi
La moda dei tatuaggi rimanda al culto del corpo... no, rimanda a una moda. Che si accompagna a quell'altra; dato che il tatuaggio è (era) considerato "trasgressivo" ecco che ci si atteggia a trasgressivi. E magari si ascolta Laura Pausini.