Parole e segni a custodia del bene
Fino a poche settimane fa l’esordio abituale delle nostre telefonate era: «Dove sei?». Ora la parola d’ordine è: «Come stai?». Non è in dubbio lo spazio nel quale ci troviamo, ma le condizioni nelle quali lo abitiamo. Sono giorni surreali, dove tutte le consuetudini e i riferimenti simbolici vengono sopraffatti dall’emergenza di contenere una minaccia che, non mostrandosi in maniera leale, rende …