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Giovedì 17 Ottobre 2024
Riabilitazione infantile: a cosa serve la fisioterapia
Esercizi specifici, terapia manuale in un contesto di gioco per aiutare i bambini con e senza disabilità a migliorare la postura, la forza muscolare, la capacità motoria e la mobilità articolare
Siamo abituati a considerare la fisioterapia come un’attività destinata a chi ha un problema fisico da risolvere, specialmente se anziano o sportivo. In realtà la fisioterapia, ovvero la disciplina che si occupa della prevenzione, della cura e della riabilitazione muscoloscheletrica, neurologica e viscerale, si occupa di tutti gli esser umani in ciascuna delle fasi della vita, compresa quella infantile che, ricordiamolo, va da una età compresa tra 0 mesi e 18 anni di età.
In questo senso si parla di fisioterapia neonatale e pediatrica in riferimento agli interventi applicati ai bambini nei primi mesi e anni di vita.
La fisioterapia in ambito pediatrico è una specializzazione che si occupa della valutazione e del trattamento di bambini con varie condizioni fisiche, motorie e neurologiche: il ritardo nello sviluppo motorio, condizioni congenite o acquisite, problemi muscolo-scheletrici, difficoltà nei movimenti o nell’equilibrio, problemi di postura (quali quadri di scoliosi più o meno gravi), ma anche il recupero da interventi chirurgici o traumi sono tutti casi in cui è richiesto l’intervento di un fisioterapista professionista.
Seguire il bambino nelle fasi di crescita
Alla fisioterapia pediatrica va quindi riconosciuto il merito di avere gli strumenti per supportare e tutelare il bambino nelle delicate fasi della crescita. Il lavoro di un fisioterapista pediatrico è infatti caratterizzato da un approccio empatico e ludico che mira a rendere le sessioni terapeutiche positive e produttive per il bambino. Ovviamente sono richieste competenze specifiche, pazienza e creatività nel progettare interventi terapeutici efficaci: un fisioterapista pediatrico utilizza infatti un approccio olistico e personalizzato per lavorare con i bambini, tenendo conto delle loro esigenze fisiche, emotive e cognitive. La collaborazione interdisciplinare con altri professionisti, come pediatri, logopedisti, terapisti occupazionali e terapisti dell’età evolutiva, è essenziale per fornire un approccio integrato e completo alla cura del bambino.
Ogni progetto riabilitativo è individuale
Ogni bambino avrà il suo programma con obiettivi e modalità fisioterapiche personalizzate, il cosiddetto progetto riabilitativo individuale. Dopo un’accurata valutazione delle capacità motorie del bambino, della sua storia clinica e delle esigenze specifiche, con l’osservazione del movimento, test di forza e flessibilità, si prosegue a delineare un piano di trattamento individualizzato che può includere obiettivi specifici, strategie e tecniche terapeutiche.
I fisioterapisti pediatrici utilizzano una varietà di tecniche terapeutiche, come esercizi specifici, massaggio terapeutico e terapia manale inseriti in un contesto di gioco mirato al raggiungimento di obiettivi specifici, come migliorare la postura, la forza muscolare, la capacità motoria, la flessibilità e la mobilità articolare.
È infatti proprio la forma del gioco che rende l’esperienza di fisioterapia più coinvolgente e motivante, rendendo quindi più facile al bambino o al ragazzo seguire il percorso terapeutico.
Anche il coinvolgimento di genitori e caregiver è fondamentale, fornendo istruzioni e supporto su come continuare il trattamento a casa. Infine, la fase di monitoraggio e adattamento è essenziale per valutare regolarmente i progressi del bambino e adattare il piano di trattamento secondo necessità per garantire il massimo beneficio.
Infine, è fondamentale rivolgersi a personale esperto e qualificato: attraverso il sito dell’Ordine dei fisioterapisti di Bergamo è possibile accertare che il professionista a cui ci si rivolge si è iscritto all’Ordine dei Fisioterapisti.
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