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Mini-invasività e multidisciplinarietà al servizio della chirurgia generale e oncologica

Alla Casa di Cura San Francesco di Bergamo operativa una nuova équipe guidata dal dottor Giorgio Quartierini: obiettivo rispondere a diverse esigenze operatorie per un recupero funzionale migliore e più veloce

Mini-invasività e multidisciplinarietà nel segno di un continuo miglioramento tecnologico: grazie all’acquisizione di una nuova équipe, guidata dal dottor Giorgio Quartierini, la Clinica San Francesco di Bergamo ha deciso di consolidare e ampliare, nel cuore della nostra città, le opportunità di trattamento chirurgico. Oltre alla tradizionale chirurgia generale, i settori di maggior interesse sono la chirurgia oncologica addominale-digestiva per il trattamento dei tumori di stomaco, intestino, colon e retto, l’endocrino-chirurgia (chirurgia di tiroide, paratiroidi e surreni) e la chirurgia proctologica.

«Da circa vent’anni ormai si tende a garantire, anche ai pazienti che sono candidati ad interventi di chirurgia maggiore, un’invasività sempre più limitata con la finalità di un recupero funzionale post operatorio migliore e più veloce, garantendo le medesime possibilità di cura radicale rispetto alla chirurgia tradizionale – spiega il dottor Quartierini -. Gli strumenti operativi di ultima generazione, le telecamere ad alta definizione e i dissettori ad alta energia (ultrasuoni e/o radiofrequenza) di 5 mm di diametro consentono incisioni piccolissime sulla pelle con un vantaggio estetico e soprattutto psicologico».

Una chirurgia più sicura

Le nuove suturatrici meccaniche endoscopiche, gli schermi ad elevata risoluzione e la navigazione con fluorescenza garantiscono anche una chirurgia più sicura. «Quest’ultima tecnica, chiamata “Indocyanine Green Fluorescence guided Surgery”, è diffusa da alcuni anni in chirurgia epato-biliare e colo-rettale laparoscopica - prosegue il dott. Quartierini-. La metodica prevede l’iniezione di un colorante vitale, chiamato “verde di indocianina”, per via sistemica o tissutale e la sua successiva visualizzazione in tessuti, vasi e strutture tubulari mediante l’emissione di una luce fluorescente. In questo modo è possibile effettuare una sorta di angiografia viscerale intraoperatoria, verificare la vascolarizzazione e la vitalità dei tessuti, confermare l’anatomia in sedi ostili e la presenza di lesioni tumorali primitive o metastatiche».

Un team multidisciplinare

Un virtuosismo tecnologico, strumentale e umano, che può contare su un team multidisciplinare formato da un gruppo di collaboratori affiatato. Ecco, quindi, che il chirurgo generale dedicato al campo oncologico, va a chiudere quell’ampio cerchio di competenze che in San Francesco si avvale di una solida, moderna e performante radiodiagnostica e di un’implementata gastroenterologia ed endoscopia digestiva, oltre all’anatomia patologica e a una nuova, ma già fortemente operativa, oncologia medica. In questo modo il paziente viene candidato ad un percorso multidisciplinare che può garantirgli un approccio e una gestione multimodale della sua malattia.

La Casa di Cura San Francesco

La Casa di Cura San Francesco è presente a Bergamo dal 1956. Seguendo l’evoluzione del sistema sanitario, la clinica si è proposta di promuovere e salvaguardare i valori etici dell’uomo offrendo alla popolazione bergamasca un servizio di qualità e prestazioni di alto livello. Convenzionata con il SSN, la Casa di Cura San Francesco eroga prestazioni di diagnosi e cura sia in regime di ricovero sia in regime ambulatoriale avvalendosi di moderne tecnologie medicali e di competenze professionali pluri specialistiche.

La struttura mette a disposizione dei cittadini l’esperienza del suo staff medico e una struttura ad alto profilo qualitativo al fine di sostenere la tutela e il miglioramento dello stato di salute del cittadino, ponendo al centro della sua attività il rapporto umano tra paziente e operatore, valore strettamente legato all’ efficienza dei servizi erogati.

www.cdcsanfrancesco.it

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