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Le professioni sanitarie entrano nelle scuole

I referenti dell’ordine hanno illustrato le opportunità lavorative agli studenti

Più di 600 studenti e 200 genitori hanno partecipato agli incontri per l’orientamento universitario organizzati dall’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della Prevenzione (TSRM-PSTRP) della provincia di Bergamo con le sue Commissioni d’albo in collaborazione con l’Ufficio Scolastico. L’obiettivo del progetto “Orientando”, consiste nel far conoscere ai giovani studenti bergamaschi le opportunità che derivano dall’intraprendere percorsi di formazione delle cosiddette “professioni sanitarie”. Professioni, che sebbene siano poco conosciute, registrano un tasso di occupabilità altissimo presso i servizi sanitari, socio sanitari e sociali.

In provincia di Bergamo più di 3.100 sono i professionisti della salute iscritti all’Ordine dei TSRM-PSTRP e al neo nato Ordine dei FISIOTERAPISTI, che ha collaborato al progetto, e 19 le professioni interessate: tecnici sanitari di radiologia medica, assistenti sanitari, dietisti, educatori professionali, fisioterapisti, igienisti dentali, logopedisti, ortottisti e assistenti di oftalmologia, podologi, tecnici audiometristi, tecnici protesisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, tecnici di neurofisiopatologia, tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnici ortopedici, tecnici della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro, tecnici sanitari di laboratorio biomedico, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapisti occupazionali. Professioni e professionisti che tutti i giorni si prendono cura della salute dei cittadini bergamaschi.

«Si tratta di un progetto che nasce nell’estate 2021 – commentano i referenti dell’ordine. Abbiamo pensato di proporre un percorso di orientamento universitario, che potesse supportare gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti della provincia, che si trovano a dover decidere del loro futuro lavorativo. L’idea è quella di ampliare il ventaglio delle opzioni possibili, garantendo, così, una scelta maggiormente consapevole. I corsi universitari che formano le nostre professioni, afferenti alle facoltà di medicina e chirurgia, hanno durata triennale e sono spendibili a livello lavorativo immediatamente dopo il conseguimento della laurea abilitante. Alcuni dei questi corsi di laurea sono già presenti sul territorio e questo, ovviamente, rappresenta un’ulteriore opportunità per gli studenti che intendono intraprendere questo percorso. Con l’auspicio per il futuro di poter aumentare l’offerta anche per gli altri corsi di laurea. Tutto ciò è importante anche alla luce dell’alta richiesta che registrano le nostre attività, dovuto a diversi fattori, tra cui l’aumento dei bisogni di salute della popolazione a cui le nostre professioni rispondono».

Dal progetto pilota del 2021, nell’anno scolastico in corso l’offerta si è inserita nel piano di orientamento delle scuole grazie al protocollo stipulato tra l’Ordine dei TSRM-PSRTP e l’Ufficio Scolastico di Bergamo, che si è concretizzato nell’organizzazione di incontri a distanza con alunni e genitori, durante i quali è stato possibile informare i ragazzi delle opportunità offerte dal mondo delle professioni sanitarie.

«Il progetto ha generato molto interesse tra i ragazzi e le famiglie coinvolte – fanno presente gli organizzatori -. L’invito, che ha previsto una partecipazione volontaria, è stato inviato a tutte le classi quarte e quinte delle scuole superiori della provincia di Bergamo. Siamo convinti che l’iniziativa, oltre ad aver assolto al compito di orientamento degli studenti che vi hanno preso parte, abbia avuto il merito, avendo visto anche la partecipazione dei genitori, di fornire un servizio di informazioni su quelle professioni meno conosciute e più in generale ha fornito uno spaccato sulle attività del nostre realtà professionali. All’interno del progetto di orientamento si è parallelamente sviluppata un’ulteriore iniziativa dedicata alla predisposizione del materiale informativo, da distribuire a tutti gli istituti della provincia in occasione degli incontri. Volevamo che questo materiale potesse essere sviluppato in un’ottica di comunicazione tra pari e quindi da dei a ragazzi a dei ragazzi. Nasce così l’idea di coinvolgere il Liceo Artistico Statale Giacomo e Pio Manzù con la stipula di una convenzione tra l’Ordine e l’istituto, per l’attivazione di un PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), che ha interessato due classi insieme ai loro insegnanti. È stata un’esperienza intensa e sicuramente nuova sia per noi sia per gli studenti che ci ha arricchito molto, non solo per il lavoro che hanno svolto, ma anche per il confronto, per tale motivo ci teniamo a ringraziare i professori e gli studenti della 4^G e della 5^ H del Liceo Artistico Statale Giacomo e Pio Manzù.

Come Ordine siamo impegnati su diversi fronti, tutti convergenti verso un unico obiettivo quello di salvaguardia del cittadino (anche da fenomeni di abusivismo professionale) per tale motivo rimaniamo a disposizione per qualsiasi esigenza o dubbio/curiosità legato alle nostre professioni. Relativamente al progetto di orientamento speriamo di poterlo riproporre anche il prossimo anno scolastico e per questo stiamo già lavorando – concludono così dall’ordine - ».

L’introduzione delle professioni sanitarie nelle scuole è avvenuta grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico di Bergamo.

«Ogni anno a settembre presentiamo alle scuole di Bergamo il Piano Provinciale per l’Orientamento, con una serie di proposte di attività rivolte a studentesse e studenti, genitori e docenti a supporto dei percorsi di orientamento – commenta Gisella Persico, referente per l’orientamento dell’Ufficio Scolastico di Bergamo -. E’ importante che l’orientamento parta dalla conoscenza di sé, ma è fondamentale anche avere una panoramica il più possibile ampia delle opportunità lavorative. Per questo motivo, abbiamo molto volentieri accettato di collaborare con l’Ordine per organizzare la proposta da inserire nel Piano Orientamento. Gli incontri realizzati hanno consentito di illustrare a studenti e genitori le 19 professioni, alcune anche sconosciute, e di fornire loro indicazioni sui corsi di laurea che preparano per esercitarle».

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