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La Scuola di Alta Formazione compie 20 anni

Ponte tra la ricerca e le nostre imprese: la Scuola di Alta Formazione (SdM) offre la possibilità ai lavoratori che già dispongono dell’esperienza sul campo di rafforzare le proprie competenze nella logica di re- e upskilling con corsi mirati. Spazio anche alla formazione permanente con Master di I e II livello per chi ha già una laurea.

Alzare l’asticella degli obiettivi sempre più in alto a favore di una formazione che può avvenire in ogni fase della carriera di un laureato o di un professionista. È il biglietto da visita di SdM, la Scuola di Alta Formazione dell’Università di Bergamo che è diventata un punto di riferimento nel territorio per le iniziative di lifelong learning (l’apprendimento permanente). La scuola si accinge infatti a tagliare il prossimo anno un traguardo importante, quello dei vent’anni dalla sua nascita.

«Arriviamo al termine del mandato con una realtà ben consolidata – commenta la direttrice Cristiana Cattaneo, in riferimento al triennio che va a concludersi –. Il team di lavoro si è posto, in questi tre anni, come obiettivo strategico quello di diventare un punto di riferimento della formazione lifelong learning e ha cercato di potenziare alcune caratteristiche che già c’erano in SdM, come quella di diventare un laboratorio di idee: un luogo dove non c’è solo scambio di conoscenza e di formazione, ma anche uno spazio in cui la conoscenza si crea, si sviluppa e circola tra le persone consentendo un importante sviluppo dell’attività di networking». Da qui deriva la scelta di erogare corsi prevalentemente in presenza per dare possibilità ai partecipanti di confrontarsi in un luogo fisico, condiviso. «Al centro di tutto c’è l’individuo: colui che deve poter crescere – precisa Cattaneo – perché la sua crescita si trasforma nel progresso dell’azienda in cui lavorerà, e nell’attrattività del territorio».

Scuola di Alta Formazione: l’alleanza con le aziende

Incrementare e rafforzare le partnership con la terra orobica è l’altro aspetto che si è cercato di potenziare nel corso del triennio. SdM ha consolidato l’offerta istituzionale che conta oltre 33 tra master di I e II livello (per laureati triennali e magistrali), corsi di perfezionamento e di Alta formazione. Se per i Master è necessario avere una laurea triennale o magistrale per poter accedervi, «l’Alta formazione ha la particolarità di non richiedere il titolo di laurea e offre la possibilità ai lavoratori che già dispongono dell’esperienza sul campo di rafforzare le proprie competenze in quella logica, di cui molto si parla, di re- e upskilling» specifica la direttrice della Scuola.

Oltre 50 aziende partner che operano a stretto contatto con la Scuola nella coprogettazione che si ritrova nell’offerta di corsi, e che spesso nascono da istanze mosse dalle imprese. Inoltre, «tutti i nostri Master – che si svolgono negli spazi di via dei Caniana e al Kilometro Rosso – prevedono un numero di ore di tirocinio abbastanza elevate attraverso stage, project work oppure field work. Questo implica che da un lato sviluppiamo collaborazioni con aziende che individuano le persone da formare, e dall’altro lato diventano nostri partner proponendo temi per i nostri corsisti, che svolgono le attività in azienda supportati dai tutor».

La nuova vetrina digitale

Infine riorganizzare il sito web è stata un’altra delle attività volte al miglioramento dell’offerta: «Abbiamo fatto un lavoro importante di comunicazione per ridefinire la nostra identità – spiega Cattaneo – ripensando il sito web per renderlo più fruibile e dare maggiore evidenza alle aree in cui operiamo».

Un istituto disegnato su misura per il futuro

«L’Università ha la mission di affiancare le persone in tutto il loro percorso di crescita, da quando fanno ingresso in UniBg come matricole delle lauree triennali, all’inizio della carriera lavorativa e oltre». Da qui parte la considerazione del rettore, Sergio Cavalieri per i primi 20anni del prestigioso istituto formativo. «Da questa premessa nasce l’esigenza per l’ateneo di avere una Scuola di Alta Formazione che sia qualificata, riconosciuta e parte di un ecosistema. L’Alta Formazione diventa un anello fondamentale per lo sviluppo sia del capitale umano che del territorio: da un lato, offre alle persone gli strumenti necessari per rispondere alle sfide del mercato del lavoro, dall’altro, permette alle aziende di accedere a competenze aggiornate e percorsi formativi che anticipano i bisogni emergenti».

Altro punto focale è la collaborazione con le imprese e gli enti locali. «SdM non solo forma i professionisti di domani, ma co-progetta con il tessuto imprenditoriale orobico soluzioni didattiche tailor-made, in grado di rispondere a esigenze specifiche e diversificate – prosegue Cavalieri –. Questa sinergia genera un circolo virtuoso che favorisce l’innovazione (intesa non soltanto come risposta al presente, ma come anticipazione del futuro), la crescita delle competenze e una sempre maggiore attrattività del territorio bergamasco a livello nazionale e internazionale».

Corsi ad hoc per formare i manager da mandare in Usa

Nel corso del triennio si è puntato molto sull’Alta Formazione rivolta ad una o più aziende oppure anche a singoli professionisti. Uno degli esempi più recenti di corsi «taylor made» erogati da Sdm è un percorso fatto “su misura” per manager aziendali di un importante gruppo multinazionale chiamati ad operare nel contesto statunitense. «Fare business negli Stati Uniti è stato il focus del percorso – spiega Cattaneo –, quindi è nata l’esigenza di comprendere il contesto di riferimento affrontando tematiche di comunicazione cross-cultural, della sfera politico-economica attuale ma anche delle peculiarità dei diversi Stati dal punto di vista storico e culturale. Un tassello importante per un’azienda che già opera, e sta rafforzando la sua presenza nel mercato statunitense, e alla quale abbiamo offerto la possibilità di avere tra i formatori esperti di settore in grado di offrire un percorso breve ma molto focalizzato». Oltre a queste tipologie si lavora anche alla progettazione di percorsi di «sviluppo dei talenti» destinati a diversi livelli, dai neoassunti fino a quelle figure che aspirano a raggiungere posizioni senior.

Innovazione che va a braccetto con la tradizione e la capacità di adattarsi alle sfide future: «È interessante notare che alcuni Master ci sono sin da quando è nata la Scuola – sottolinea Cattaneo – mi riferisco ad esempio al master executive in gestione degli asset industriali e della manutenzione in collaborazione con il Politecnico, a quello per l’International marketing management, e al Master in Diritto delle migrazioni, arrivati a numeri significativi», e aggiunge con una punta di orgoglio: «È sinonimo del fatto che hanno avuto la capacità di rinnovarsi e intercettare le evoluzioni dei bisogni, se non in alcuni casi, di anticiparli. Il supporto dell’Università gioca un ruolo primario con il suo approccio interdisciplinare e le competenze in più ambiti, che trasferiscono nella formazione post laurea anche le novità riscontrare dai ricercatori, sia in azienda che nel contesto accademico».

I dettagli delle proposte didattiche e le informazioni riguardanti i singoli corsi e le iscrizioni sono disponibili sul sito www.sdm.unibg.it. Online sono disponibili anche i moduli per l’immatricolazione, l’iscrizione, il tirocinio e per le prove finali.

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