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Martedì 29 Ottobre 2024
La prevenzione è su misura: impariamo a volerci bene
Il Centro Salute Uomo si trova a Bergamo, in via Palma Il Vecchio, 4a e parla agli uomini in modo chiaro. Un centro di prevenzione e di diagnosi precoce nelle patologie maschili, spesso trascurate e/o sottovalutate. Attraverso programmi di screening regolari e prevenzione personalizzata, il centro mira a educare gli uomini sull’importanza di monitorare la propria salute e di riconoscere tempestivamente i segnali di allerta, prima che sia troppo tardi.
Per prenotare un incontro o ricevere informazioni gratuitamente, chiamare 0350085320 oppure 3896147512.
Non solo un luogo di cura, ma di consapevolezza e sostegno, la missione di Centro Salute Uomo è semplice ma profonda: volersi bene.
«Il nostro obiettivo è uno: vogliamo allontanare il momento della cura». Afferma il fondatore di Centro Salute Uomo, il professor Francesco Greco. Prevenzione altro non è che prevenire la malattia: per questo motivo non bisogna attendere il manifestarsi di sintomi per fare prevenzione.
Si inizia prima, attorno ai 18 anni. Sottoporsi a una visita completa è una pratica di prevenzione fondamentale per la salute.«Il percorso di prevenzione per me è un controllo periodico completo da capo a piedi. – ci racconta il medico internista di Centro Salute Uomo, il dott. Mirio Bocchi – È il punto di inizio, da qui si impostano gli esami e si deducono gli ambiti da indagare. E da qui, si può iniziare a definire la cura».
Un controllo medico completo dovrebbe essere eseguito periodicamente, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute.
Cosa comprende un percorso di prevenzione? Esami e valutazioni mediche finalizzati a fornire una panoramica complessiva della salute di un individuo. «Prevenire vuol dire intraprendere un percorso di diagnosi, di benessere e di cura personalizzato per il paziente». Questo tipo di controllo è progettato per identificare precocemente eventuali fattori di rischio o patologie, monitorare le condizioni esistenti e fornire raccomandazioni per mantenere o migliorare il benessere generale. «L’aspetto preventivo è fondamentale perché a volte le patologie si manifestano quando magari si sono già evidenziate in tutti i loro effetti».
Il medico internista stabilisce quali esami eseguire dopo aver raccolto informazioni sulla storia - non solo medica - del paziente.
CSU: l’approccio è multidisciplinare e personalizzato
Il Centro Salute Uomo propone un approccio multidisciplinare per il benessere maschile , articolato in tre aree principali del benessere: fisico, nutrizionale e psichico. Tre aree con un unico obiettivo: il raggiungimento del benessere totale dell’uomo.
« Il CSU è il centro che insegna ai maschi a volersi bene – spiega il prof. Greco - La prevenzione è un dovere civile mediante il quale il singolo può ritardare il momento della cura della malattia».
Un percorso multidisciplinare che mira a identificare precocemente tutti i fattori di rischio associati allo sviluppo di patologie mediche e a ridurre a zero la possibilità di diagnosi tardive. Un approccio, che tiene conto non solo delle condizioni fisiche, ma anche delle caratteristiche personali, delle preferenze e delle circostanze individuali.
«La mia sensazione è che l’uomo meno sente parlare di medicina, meglio sta. E quando il problema esplode, vuole risolvere in fretta. – ci spiega il prof. Greco – Il CSU insegna agli uomini come prendersi cura di sé, a livello di benessere fisico, mentale e nutrizionale».
Questo percorso inizia con un questionario anamnestico (vietato barare!) per definire il quadro iniziale del paziente, la base per poter elaborare un piano personalizzato. È fondamentale ricordare che ogni persona è diversa: ciò che funziona per un individuo potrebbe non essere efficace per un altro. La personalizzazione è un passo essenziale per favorire un approccio più olistico e integrato alla salute, garantendo così al paziente un’attenzione più mirata e una maggiore efficacia del percorso di prevenzione, che valorizzi l’unicità di ogni individuo e promuova una qualità della vita migliore.
E l’intelligenza artificiale? «Può aiutare, ma sarà sempre la valutazione del medico che definisce e declina la cura» (precisa il dott. Mirio Bocchi). L’intelligenza artificiale può contribuire come supporto (e con un buon grado di affidabilità) in campo diagnostico (interpretando le immagini fornite da radiografie, ecografie, TAC, elettrocardiogrammi o altri esami, come gli istologici) e di predizione (identificando possibili patologie ancor prima che esse si manifestino).
Visita internistica: come si svolge
«La mia funzione è quella di capire bene il substrato, cioè tutte le condizioni che fanno parte della vita di una persona. – continua il dott. Mirio Bocchi - E capire se ci sono stati o ci sono degli elementi che ci possono aiutare a trovare la soluzione dei problemi in modo giusto e corretto».
Il medico internista prepara la sintesi, il quadro per lo specialista. «Lo specialista cerca il dettaglio, io reggo l’insieme della persona e analizzo il senso».
Un colloquio personale è il primo passo di un percorso di prevenzione personalizzato: consente di raccogliere informazioni dettagliate e uniche riguardo alla storia medica, allo stile di vita e alle esigenze specifiche di ciascun individuo. Durante questo incontro, il medico ha l’opportunità di ascoltare attentamente il paziente, comprendere le sue preoccupazioni e captare dati essenziali per una valutazione accurata della salute.
Capire il background, «tutto ciò che sta dietro» al paziente e alla sua storia.
L’anamnesi è un’indagine approfondita su sintomi, malattie precedenti, terapie in corso, interventi chirurgici, uso di farmaci, familiarità con certe malattie genetiche, stile di vita, abitudini alimentari e eventuali fattori di rischio (come fumo, alcol, o sedentarietà). Questa raccolta di informazioni è utile e necessaria al medico per definire una corretta diagnosi.
La famiglia è il punto di partenza, perché la storia familiare definisce il tuo passato, presente e futuro. «Cosa è successo ai miei parenti? Quali sono o sono state le loro patologie? Genitori e fratelli come sono messi?» Si indaga sullo stato di salute dei genitori e dei fratelli per conoscere i fattori di rischio genetici e/o se è presente un’eventuale predisposizione familiare.
«Poi si arriva all’alimentazione, al tipo di vita, al lavoro, alle patologie che ha avuto da bambino, ecc. – spiega il dott. Bocchi - Domande come Che vita fa il paziente? Come gestisce lo stress? Ci sono dipendenze? Possono aiutarci per una diagnosi corretta».
Queste domande vengono fatte perché quando si parla di una corretta diagnosi, non basta fermarsi ai sintomi. Il viaggio verso la comprensione della salute di un paziente passa attraverso tappe fondamentali come l’alimentazione e la tipologia di cibo che si consuma, lo stile di vita e il lavoro, che possono avere un impatto importante sul benessere. Ogni dettaglio conta: dalle malattie contratte da bambino ai piccoli gesti quotidiani, come la gestione dello stress o se sono presenze dipendenze (alcol, droghe e fumo possono contribuire all’insorgere di problematiche di salute). Sono domande che possono svelare aspetti nascosti e fornire indizi preziosi, permettendo al medico di unire i pezzi di un puzzle complesso e di avvicinarsi sempre di più a una diagnosi accurata.
Bisogna tenere a mente che molte condizioni mediche sono influenzate da fattori ambientali, emotivi e storici.
«Il medico internista è dunque presente all’inizio e alla fine del percorso. – continua il dott. Bocchi - Con alle spalle il colloquio introduttivo posso anche capire come e quanto la persona è in grado di seguire il percorso di cura tracciato e dunque posso dare dei suggerimenti. È capitato di dire: è inutile che tu vieni dall’andrologo a parlare di un certo disturbo se non affianchi il cambiamento dello stile di vita».
Per prenotare un percorso di prevenzione
La prevenzione della salute viene spesso vista come un atto egoistico, un esercizio individuale, in cui si mette al primo posto il proprio benessere. Questa visione incentrata sul sé non è corretta e deve essere ampliata per comprendere il suo impatto più ampio e collettivo. Prendersi cura della propria salute non è solo una questione personale; è un atto che porta benefici anche a chi ci circonda, perché quando una persona investe nella propria salute, non lo fa solo per sé stessa, ma per il bene della propria famiglia e della comunità.
Un corpo sano e una mente equilibrata ci permettono di essere più presenti, attivi e disponibili nella vita di tutti i giorni. Essere in forma e in salute significa, in definitiva, contribuire al benessere degli altri, andando a creare così un circolo virtuoso.
In questo modo, l’atto di prendersi cura di sé si trasforma in un atto di generosità e responsabilità.
Il Centro Salute Uomo si trova in via Palma Il Vecchio, 4a a Bergamo.
Per prenotare un incontro o ricevere informazioni gratuitamente, chiamare 0350085320 oppure 3896147512.
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