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DigEducati, un impegno per ridurre le disuguaglianze

Per venire incontro ai bisogni emergenti e contenere il rischio esclusione la Fondazione della Comunità Bergamasca ha dato il via ad una serie di progetti per favorire e sostenere le famiglie, trovare un lavoro e promuovere una concreta educazione, digitale e non, di bambini e di adolescenti

La povertà è un fenomeno che non risparmia neanche un territorio ricco e dinamico come quello bergamasco, e che colpisce, in particolare, i minori e le famiglie numerose, le donne e le persone fragili. È per questo che Fondazione della Comunità Bergamasca è al lavoro per «disinnescare» le dinamiche che perpetuano le disuguaglianze. Lo fa sia finanziando che promuovendo progetti che coinvolgono le realtà attive all’interno della comunità. Dalla casa al lavoro passando per la promozione di una cultura inclusiva e di un’educazione anche digitale.

L’approccio di Fondazione della Comunità Bergamasca è quello della co-progettazione territoriale. «Vogliamo essere l’enzima che genera una responsabilità condivisa – dichiara Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca –, convinti che la povertà non debba essere né una colpa né un destino, ma un interrogativo al quale nessuno può e deve sottrarsi».

Con la nascita del Fondo di contrasto alle Povertà, insieme a Fondazione Cariplo, sono nati importanti progetti per rispondere, in particolare, al crescente bisogno di casa e lavoro. «Il lungo lavoro di co-progettazione che abbiamo promosso come fondazione di comunità – prosegue Ranica – ha portato alla luce, in particolare, tre aree di bisogni emergenti: una crescente presenza di lavoratori poveri, in particolare donne – che vivono soprattutto a sud del capoluogo –, un preoccupante aumento di giovanissimi che rischiano la cronicizzazione della marginalità, e la presenza di molti adolescenti, in particolare nelle valli, che manifestano segnali di povertà materiali e che mettono in evidenza anche disparità territoriali».

Il risultato di tre anni di progetto

La povertà è un fenomeno sfaccettato, dalle diverse forme. Una delle emergenti è quella della disuguaglianza nell’accesso alle tecnologie digitali. Per questo, Fondazione della Comunità Bergamasca ha promosso «DigEducati», il più grande progetto di alfabetizzazione digitale e di contrasto alla povertà educativa della provincia di Bergamo, dedicato ai bambini dai 6 ai 13 anni, finanziato da Fondazione Cariplo e Impresa Sociale Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con un contributo di 2,5 milioni di euro. Il risultato di tre anni di «DigEducati» è innanzitutto l’apertura di 42 Punti di Comunità presso biblioteche, oratori e spazi comunali, che sono stati attivi per oltre 45 mila ore. Hanno seguito i percorsi di educazione digitale millesettecento bambini e oltre seimila ragazzi hanno partecipato agli eventi di sensibilizzazione e avvicinamento alle nuove tecnologie.

Per accompagnare questi giovani sono stati formati 54 educatori, ma anche operatori, volontari e tirocinanti, per un totale di 144 persone. Infine, sono stati distribuiti in tutta la provincia di Bergamo 800 pc, anche alla comunità degli ospiti ucraini presenti in Valle Imagna. Non solo: è stata creata la piattaforma «Weschool» attraverso cui ragazzi e famiglie hanno potuto accedere a più di 200 contenuti educativi digitali. La piattaforma inoltre è stata utilizzata anche per attività di tutoraggio allo svolgimento dei compiti per i bambini che hanno espresso la necessità di essere supportati. Alcuni Tutor volontari collegati a distanza, da qualunque luogo, hanno messo a disposizione dei ragazzi un pacchetto di dieci o venti ore in una relazione uno a uno. Un’esperienza che quest’estate la Fondazione ha scelto di promuovere anche sul portale «FaXTe» e a cui hanno risposto alcuni volontari.

Giuseppe Guerini vicepresidente Fondazione della Comunità Bergamasca: «DigEducati rappresenta un’opportunità di crescita e un fattore di protezione dal rischio di emarginazione o esclusione sociale per bambini e ragazzi. Ci sta a cuore promuovere un uso corretto e sicuro del digitale. Per farlo c’è bisogno di accompagnamento e formazione sia per i ragazzi sia per i loro adulti e educatori di riferimento, spesso soli ad affrontare lo spinoso tema dell’educazione digitale. La soluzione è imparare a stare in rete in modo sano e opportuno, adatto all’età, non chiudere le porte delle nostre agenzie educative alla tecnologia: sarebbe come “fermare il mare con le mani”».

Dopo tanto lavoro è giunto il tempo di cogliere i frutti

Il 20 e 21 settembre doppio appuntamento per il progetto DigEducati. Venerdì 20 al Kilometro Rosso è in programma un convegno dal titolo «L’infosfera delle disuguaglianze: educare tra reale e virtuale», occasione per fare il punto sui primi tre anni del progetto che è partito nel 2021 ed è giunto, ancora pieno di vigore, fino ad oggi. Intervengono: Osvaldo Ranica (Fondazione Comunità Bergamasca), Giovanni Azzone (Fondazione Cariplo), Marco Rossi Doria (Impresa Sociale Con i Bambini), Marcella Messina (Collegio dei Sindaci), Giuseppe Guerini (Fondazione della Comunità Bergamasca), Roberta Sangaletti (Coordinatrice progetto «DigEducati» – Fondazione della Comunità Bergamasca), Marzio Zirafa e Stefano Rinaldi (Rete Bibliotecaria Bergamasca), Chiara Agostini (Percorsi di Secondo Welfare), Marta Russo (Arco), Gianantonio Farinotti (Uffici di Piano degli Ambiti Territoriali Sociali di Grumello del Monte e Valle Imagna – Villa d’Almé), Danilo Bertocchi (Consorzio Ribes), Giovanna Campopiano (Università degli studi di Bergamo).

Il giorno seguente il clima diventerà più festaiolo. Sabato 21 settembre infatti al polo culturale di Daste c’è la grande festa dedicata a tutti i protagonisti di «DigEducati»: bambini, ragazzi, famiglie, educatori, scuole, biblioteche, etc. Una giornata aperta a tutti con laboratori digitali e giochi analogici, occasioni di confronto, scambio e relazione. Insieme a tutto il team della Fondazione della Comunità Bergamasca, che è stata l’attivissima capofila del progetto, ci saranno i rappresentanti degli Ambiti Territoriali, della Rete Bibliotecaria Bergamasca che è stata determinante per ospitare molti dei 41 Punti di Comunità presso gli i ragazzi hanno potuto avere accesso ai device messi a disposizione e alle sessioni formative per imparare a navigare, a fare ricerche, a trovare il materiale per i compiti, ma anche per divertirsi un po’.

E poi ancora ci saranno le Cooperative Sociali e l’Università degli studi di Bergamo che hanno supportato in termini di formazione studio l’intero percorso. Non meno determinante è stata la collaborazione con i Comuni della provincia, gli Istituti Comprensivi della provincia di Bergamo e le organizzazioni di Terzo Settore.

Crowd4culture: già a buon punto le iniziative per il nuovo anno

Simona Bonaldi, vicepresidente Fondazione della Comunità Bergamasca garantisce: «Quel “crescere insieme” – che si innesta sulle comunità e porta alla loro rigenerazione – ispira anche il nuovo e interessante progetto “Crowd4Culture”, che affronteremo in autunno».

Un’opportunità promossa da Fondazione Cariplo e destinata alle fondazioni di comunità che mira a supportare le iniziative locali di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, attraverso metodologie innovative di raccolta fondi in modo da accorciare le distanze tra i cittadini e la cultura, e creare comunità ancora più coese e solidali». Sarà dunque questo il progetto che costituisce la sfida della Fondazione della Comunità Bergamasca per il 2025. La proposta è rivolta alle associazioni, alle cooperative e agli enti del terzo settore che desiderano partecipare ai bandi.

«Crowd4Culture» ha visto la luce nel giugno 2018 quando Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo hanno siglato un accordo finalizzato alla promozione dell’attività di ForFunding - la piattaforma di crowdfunding del gruppo Intesa Sanpaolo - aprendola ad una collaborazione con il sistema delle Fondazioni di Comunità per avviare progetti di raccolta fondi capaci di coinvolgere ampie comunità di donatori. Alla luce di questo accordo e delle prime sperimentazioni di raccolta fondi tramite la piattaforma da parte delle Fondazioni di Comunità, nel 2020 è nato il progetto «Crowd4Cultu re», che ha l’obiettivo di supportare le iniziative locali di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, attraverso campagne di crowdfunding cofinanziate al 50%. Ovvero, un progetto che funziona nel tempo, non può avere solo un finanziatore, ma è la stessa comunità che ne beneficia a dover contribuire alla sua costruzione. Un sistema corretto per garantire un futuro alle attività che nascono con l’aiuto delle fondazioni. L’operazione, destinata esplicitamente alle Fondazioni di Comunità e ai loro stakeholder sul territorio, vuole incentivare l’utilizzo di metodologie innovative di fund-raising per accorciare le distanze tra i cittadini e la cultura e creare comunità ancora più coese e solidali.

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