La salute / Hinterland
Domenica 11 Luglio 2021
Un pieno di piastrine contro i capelli che cadono
Tecnologie Le iniezioni di plasma arricchito di piastrine sono una tecnica di biorivitalizzazione.
Stress prolungati come quello che abbiamo vissuto in quest’ ultimo anno e mezzo di pandemia, cambio di stagione, diete troppo rigide e poco equilibrate. Sono molti e diversi i fattori che possono favorire la perdita di capelli. Un problema che riguarda sia gli uomini sia le donne e che può portare, se non affrontato tempestivamente, a un diradamento generale o parziale della chioma, generando ansia e un profondo senso di disagio. In caso di una caduta eccessiva di capelli è importante approfondire le cause, perché potrebbe essere la spia di qualcosa che non va.
La buona notizia, però, è che oggi la medicina cosiddetta rigenerativa offre la possibilità di trattamenti innovativi per contrastare la caduta dei capelli e anche, in alcuni casi, favorirne la ricrescita. Tra questi le iniezioni di Prp (plasma arricchito di piastrine). Ma di cosa si tratta? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Jlenia Lonigro, chirurgo plastico, medico estetico di Smart Clinic «Le Due Torri», del Gruppo San Donato all’interno del Centro Commerciale «Le Due Torri» di Stezzano dove è possibile sottoporsi a questa tecnica in ambienti e con materiali certificati. Dottoressa Lonigro, cosa è il Prp? «Prp (acronimo di Platelet rich plasma - plasma arricchito di piastrine) è una tecnica di biorivitalizzazione che utilizza il sangue della stessa persona, prelevato e opportunamente trattato. Il concentrato di piastrine si usa da molti anni, con successo, come rigenerante di tessuti danneggiati ad esempio in chirurgia maxillo-facciale e odontostomatologica, in oculistica e in ortopedia.
Ultimamente il suo uso si sta diffondendo sempre di più anche nella medicina estetica, ambito nel quale è utile per ringiovanire la zona del volto, soprattutto guance e contorno occhi (le cosiddette “zampe di gallina”), ma anche collo, decolleté e mani, zone queste ultime difficilmente migliorabili con altri trattamenti di medicina estetica. Un altro campo importante in cui si sta rivelando un trattamento molto promettente è calvizie e diradamento dei capelli». Come si svolge? «Una piccola quantità di sangue viene prelevata e centrifugata in una speciale apparecchiatura per separare i globuli rossi dalla parte contenente plasma e piastrine, piccole cellule del sangue ricche di fattori di crescita. Questa parte viene poi trattata con una sostanza che favorisce la proliferazione delle piastrine. Il plasma ad alto contenuto di piastrine viene poi re-iniettato sotto cute, nel caso dei capelli nel cuoio cappelluto, con microiniezioni». Nel caso dei capelli, quale azione svolge questo plasma arricchito? «Agisce andando a stimolare l’attività dei follicoli piliferi.
Questo si traduce in diversi effetti: può contribuire al rinvigorimento dei capelli, può aiutare a rallentare la caduta dei capelli e, in alcuni casi, può favorirne anche la ricrescita. I migliori risultati si ottengono quando il follicolo è ancora aperto e il bulbo non è atrofizzato. Ovviamente, più tempestivamente si interviene, meglio è». Quali sono i benefici? «Dopo due settimane dall’ultimo trattamento con Prp si riscontra un aumento di spessore dell’epidermide del cuoio capelluto, oltre a un aumento dei follicoli (e quindi la comparsa di nuovi capelli) rispetto alle zone non trattate». Basta un trattamento? «Il protocollo iniziale per la calvizie in genere prevede una applicazione al mese per tre mesi, con una seduta di richiamo annuale. In ogni caso è sempre il medico che, a seconda delle caratteristiche e delle aspettative della persona, insieme a lei stabilisce quale sia la cadenza più indicata». È doloroso? «No. Solo nel caso di trattamento per la calvizie può essere necessario applicare un’anestesia locale (pomata), essendo il cuoio cappelluto una zona sensibile». Ed è sicuro? «Sì, poiché la sostanza deriva dal paziente stesso ed è ben tollerata. Non presenta quindi effetti collaterali né reazioni avverse o di natura allergica».
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