La salute / Bergamo Città
Venerdì 04 Gennaio 2013
Stress e sedentarietà
Riflettere coi cartoon
Stress e sedentarietà. Giocano su questi due modi pericolosi di intendere l'attività fisica i due nuovi cartoons di «ComunicAnimare la salute», il progetto di Humanitas Gavazzeni e Studio Bozzetto & Co incentrato sui corretti stili di vita per i più giovani, con il patrocinio di Asl, Ufficio Scolastico Provinciale ed ora anche del Csi di Bergamo.
I cartoons - visibili su YouTube (Pazzie da sport e Il bello dello sport) e sul sito www.humanitasgavazzeni.it - sono in rete da novembre. «Pazzie da sport» e «Il bello dello sport» raccontano in 45 secondi tutto quello che praticare uno sport non dovrebbe essere: competizione al di fuori di ogni fair play, individualismo esasperato, oppure, passione intensa ma passiva che compromette il nostro organismo e nega la socialità.
Così come nei primi 4 cartoons del progetto, «alert» di alcuni comportamenti sbagliati ma molto comuni tra i giovani (lavaggio delle mani, scorretta alimentazione, dipendenze, ansia e stress, video cliccati da 10.000 persone e oggetto di un partecipato concorso nelle scuole di Bergamo) anche questi nuovi cartoon fanno riflettere, con umorismo e ironia, su quanto sia importante salvaguardare la propria salute.
«Anche questi "cartoni" si inseriscono in un progetto di promozione della salute, che è un processo che offre alle persone strumenti per migliorare la propria salute - spiega Maurizio Galbussera, coordinatore scientifico del progetto, responsabile del Pronto Soccorso di Humanitas Gavazzeni -. La salute deve essere una risorsa per gli individui ed è un impegno individuale assumere comportamenti corretti che, alla lunga, risultano preventivi di future patologie».
Per la peculiarità del tema, oltre ad Asl e Ufficio scolastico provinciale, i cartoons «sportivi» godono del patrocinio del Csi. «È importante per noi - dice Vittorio Bosio, presidente del Csi Bergamo - far parte di questo progetto che vuol sottolineare ai giovani l'importanza della tutela della salute. Nel nostro Dna c'è l'educazione ai valori dello sport che sono quelli del vivere l'attività sportiva per il piacere di praticarla, per star bene con se stessi e con gli altri, per creare reti di amicizia e solidarietà, per imparare il rispetto reciproco».
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