La salute
Martedì 09 Giugno 2015
Psicofarmaci nell’età evolutiva
Una guida dell’istituto Mario Negri
Gli psicofarmaci sono prescritti ai bambini e agli adolescenti anche in Italia, sebbene meno frequentemente che in altre nazioni. Le conoscenze (prove di efficacia e sicurezza) disponibili per il loro uso nell’età evolutiva sono scarse e spesso aggiustate da quelle acquisite per l’adulto, sebbene i disturbi siano solo simili per definizione e non per cause o manifestazioni (si pensi solo p.es. all’ansia e alla depressione).
In Italia sono circa 400.000 i bambini e adolescenti che ogni anno sono assistiti nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale per disturbi mentali di varia entità e sono circa 20.000 coloro che ricevono una prescrizione di psicofarmaci rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale. La dimensione del problema è, però, sicuramente superiore, se si considera il ricorso al servizio privato e alla prescrizione pagata dal paziente.
L’uso del farmaco (e in particolare di uno psicofarmaco) durante la crescita dovrebbe essere oculato e appropriato e non, necessariamente, rappresentare la prima e unica scelta terapeutica.
Con questo fine è stata prodotta la guida pratica basata sulle evidenze Psicofarmaci nell’età evolutiva, pubblicata da Il Pensiero Scientifico Editore di Roma e curata da Maurizio Bonati, Responsabile del dipartimento di Salute Pubblica dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ di Milano.
Il libro, a tutt’oggi unico per impostazione e aggiornamento dei contenuti, è frutto del lavoro di ricerca clinica, sia nazionale che internazionale, del gruppo multidisciplinare di autori. Il lavoro continuerà e necessiterà di rivalutazione, anche con il contributo dei lettori: proprio come richiede il disegno multimodale della terapia dei disturbi mentali in età evolutiva.
“Questa guida terapeutica rappresenta un potenziale strumento essenziale (accurato ed efficace) per l’uso razionale degli psicofarmaci per i bambini e gli adolescenti – dice Silvio Garattini, Direttore dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ di Milano - in particolare, da parte dei neuropsichiatri, psichiatri, pediatri e medici di medicina generale”.
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