La salute
Mercoledì 08 Gennaio 2014
Mal di stomaco:
ecco come curarlo
Un’alimentazione corretta, associata ad alcuni prodotti naturali come tisane a base di erbe, è un ottimo rimedio per alleviare il mal di stomaco. Insieme alla dott.ssa Beatrice Salvioli, gastroenterologa di Humanitas, scopriamo come curare, senza ricorrere ai farmaci, alcuni disturbi quali la gastrite e il reflusso gastroesofageo.
A chi non è capitato di avvertire fitte allo stomaco, bruciori, o una sensazione di pesantezza e gonfiore, o ancora di avere difficoltà di digestione? Si tratta di disturbi molto comuni, che si presentano in forma più o meno lieve e con frequenza variabile.
Le cause possono essere molteplici e avere origine dallo stomaco o dall’intestino. Chi soffre di questi disturbi, infatti, spesso non è in grado di capire da quale dei due organi abbia origine il problema, per questo motivo è bene quindi rivolgersi sempre a uno specialista che possa aiutarci a individuare la fonte del dolore che avvertiamo.
Fra le cause più diffuse del mal di stomaco ci sono le gastriti e il reflusso gastroesofageo, forme che possono essere risolte, se si verificano sporadicamente e in modo lieve, anche grazie a rimedi naturali. In presenza invece di forme acute o recidiveanti, o nel caso in cui il mal di stomaco non si risolve con una semplice terapia “fai da te”, è indispensabile ricorrere a indagini diagnostiche e a una terapia mirata da individuare insieme al proprio medico.
«Piccoli accorgimenti nelle nostre abitudini quotidiane o il ricorso ai famosi “rimedi della nonna” – spiega la dott.ssa Beatrice Salvioli, gastroenterologa di Humanitas e ricercatrice all’Università di Bologna – sembrano essere efficaci per alleviare dolori e bruciori di stomaco che si manifestano occasionalmente e per brevi periodi, per esempio quando siamo sottoposti a maggiore stress, o quando si verifica un cambio di stagione. In periodi come questi si possono infatti avvertire più facilmente sintomi più o meno fastidiosi. Anche il consumo frequente di anti-infiammatori (per esempio per cefalea) senza le dovute precauzioni (assunzione a stomaco vuoto o senza gastro-protettori), può danneggiare le pareti dello stomaco con comparsa di erosioni e nei casi più gravi di sanguinamento».
Che cosa bisogna fare, dunque, per curare il mal di stomaco?
«Seguire una corretta alimentazione è la prima cosa che deve fare chi ha problemi di stomaco. In questi casi è bene evitare il consumo di bevande a base di caffeina e di agrumi, così come i cibi fritti e grassi e il pomodoro poiché si tratta di alimenti che aumentano la produzione di acido. Anche pasti troppo conditi ed elaborati possono peggiorare il quadro, in quanto rallentano lo svuotamento gastrico. Al contrario la cucina orientale – tipo quella giapponese, rinomata per la sua leggerezza – è ideale poiché i cibi sono cotti al vapore e sono poco conditi. Inoltre, sono sconsigliabili le caramelle alla menta, poiché quest’ultima riduce il tono dello sfintere esofageo inferiore (che è la valvola di connessione fra esofago e stomaco), favorendo il reflusso gastrico. Anche le gomme da masticare sono un nemico per il nostro stomaco. Il saccarosio contenuto al loro interno, fermentando, aumenta la produzione di aria nello stomaco, e la masticazione prolungata non fa altro che stimolare la produzione di acidi.
Per chi soffre di questi disturbi in linea di massima è importante non appesantirsi e fare piccoli pasti distribuiti durante il corso della giornata. Quando si consuma il pasto principale a cena, la digestione è più lenta e difficoltosa e questo può causare a sua volta dolori, bruciori e sensazione di pesantezza. L’ideale sarebbe uscire a fare una passeggiata e coricarsi solo 2 o 3 ore dopo la fine del pasto».
Chi fuma o è solito consumare alcol può avere maggiori problemi?
«Assolutamente sì: sia il fumo, sia l’alcol sono da evitare, in quanto aumentano l’acidità e i disturbi legati a essa».
Quali rimedi naturali sono più efficaci contro il mal di stomaco?
«Molte persone riescono ad alleviare i propri disturbi attraverso il consumo di tisane a base di camomilla, melissa, valeriana, e altre piante con proprietà calmanti e rinfrescanti. Altri ancora trovano sollievo sdraiandosi con la borsa dell’acqua calda vicina allo stomaco, poiché li aiuta a rilasciare i muscoli in tensione. Ai miei pazienti consiglio sempre, inoltre, di bere un bicchiere di acqua tiepida al mattino appena svegli e uno la sera prima di coricarsi, magari aggiungendo qualche goccia di limone e miele per rendere più gradevole il sapore. Questo è un ottimo rimedio per riequilibrare il nostro organismo e regolarizzare l’intestino. Infine, soprattutto per chi ha difficoltà di digestione o avverte spesso sensazione di pesantezza, consiglio l’uso dei fitoterapici, ossia prodotti naturali a base di erbe, assumibili in gocce o tisane. Si trovano sia in erboristeria che in farmacia e facilitano la digestione».
E per chi invece non se la cava con i cosiddetti “rimedi della nonna”?
«I prodotti naturali funzionano in presenza di forme occasionali, se i disturbi sono invece a esordio improvviso con elevata intensità e frequenziati, è necessario allora approfondire con indagini diagnostiche. La gastroscopia permette di individuare quadri di esofagite, gastrite acuta o ulcera.
Per chi soffre di reflusso gastroesofageo che non risponde alla terapia medica esiste un esame più specifico, la ph-inpedenziometria delle 24 ore. Questo esame serve a valutare se i sintomi avvertiti dal paziente sono da collegarsi all’acidità o a fattori “non acidi”. Per curare sia la gastrite, sia il reflusso gastroesofageo esistono farmaci specifici (inibitori della pompa protonica, H2 antagonsiti ed antiacidi) che vengono assunti per un periodo di tempo variabile, a seconda del quadro endoscopico e della sintomatologia del paziente».
A cura di Irene Zucchetti
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