La salute / Bergamo Città
Domenica 19 Novembre 2017
Il bambino ha la tosse?
Prima della terapia capire la causa
Nella maggior parte dei casi si tratta di un fastidio passeggero, che si accompagna a una delle numerose infezioni respiratorie che possono colpire in questa stagione. In alcuni casi, però, può durare a lungo, destando non poche preoccupazioni nei genitori. Parliamo della tosse, uno dei disturbi più frequenti tra i bambini.
Secca o grassa. Acuta o cronica. Sono tanti e diversi i tipi di tosse così come le cause. Ma perché viene? E come curarla? Ce lo spiega il dottor Ahmad Kantar, responsabile del «Centro pediatrico dell’asma e della tosse» del Policlinico di Ponte San Pietro e pediatra presso Smart Clinic, innovativa struttura del Gruppo ospedaliero San Donato all’interno del centro commerciale «Le Due Torri» di Stezzano (035.0690881) e di Oriocenter (035.0692159), dove oltre alla visita è possibile anche sottoporsi alla spirometria, oltre ad eventuali esami allergologici ed esami di diagnostica per immagini se richiesti dal medico.
Dottor Kantar, perché si tossisce?
«La tosse è un atto di protezione e di difesa che permette la rimozione di catarro, sostanze nocive o agenti infettivi dal laringe, trachea e dai bronchi. Nella valutazione della tosse nei bambini è importante ricordare che un soggetto normale può avere da uno a 34 colpi in una giornata, che possono aumentare dopo esposizione a irritanti».
Quando invece può diventare da fisiologica patologica e, in quel caso, a cosa può essere dovuta?
«Quasi tutte le malattie che colpiscono il sistema respiratorio causano la tosse. Grassa e secca sono le due maggiori forme in cui la tosse si può presentare. Entrambe possono essere sintomo di una condizione patologica e possono anche trasformarsi una nell’altra. La forma più comune tuttavia è causata dall’infezione delle vie aeree. Il virus, come per esempio nel raffreddore, utilizza a suo vantaggio il naturale meccanismo difensivo della tosse per propagarsi fra le persone. La tosse cronica può essere una semplice tosse post infettiva (come nel caso della pertosse) o espressione di un grave disordine specifico. Oltre all’anamnesi e a un approfondito esame obiettivo, la radiografia del torace e la spirometria sono generalmente i primi accertamenti per escludere/individuare alcune cause di tosse. Alcuni bambini, poi, hanno la tendenza a sviluppare la cosiddetta ipersensibilità del riflesso della tosse: una condizione che, conseguentemente a ogni infezione virale, può perdurare per molte settimane. La diagnosi, quindi, non è sempre così facile e immediata. Da qui l’importanza di rivolgersi a centri che abbiano una specifica e consolidata esperienza in questo campo, come ad esempio il nostro, nel quale ci occupiamo con particolare attenzione di problemi come tosse cronica e asma».
È evidente, quindi, che non esiste un solo tipo di tosse. Cosa si può fare allora per affrontare in modo corretto il problema?
«Innanzitutto è fondamentale individuare la causa, per poter impostare un’adeguata terapia. Invece, spesso, la preoccupazione dei genitori è quella di attenuare rapidamente il sintomo poiché può interferire intensamente con la qualità della vita del bambino e dei suoi genitori. Quanto detto è maggiormente evidente nella tosse cronica (che dura più di 4 settimane), patologia che colpisce circa il 10% dei bambini, la cui principale causa è l’infezione delle vie aeree».
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