«Allarme» insonnia
per molti bambini

Sono oltre un milione di piccoli fra 3 e 14 anni a soffrire di una forma d’insonnia, stando alle stime diffuse dai pediatri dell’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss) durante loro 1° Forum Internazionale che si è svolto a Napoli la scorsa settimana.

Gli esperti sottolineano che nell’ultimo secolo i bimbi italiani hanno «perso» almeno un’ora di sonno e oggi la maggioranza dorme in media 40 minuti meno del dovuto, ma escludono decisamente un «posticipo» degli orari scolastici come apparso recentemente su alcuni giornali: i ciclo biologico giorno-notte va rispettato e per restituire agli under 14 notti di buon riposo, i pediatri presentano dunque le «regole dei cinque sensi» per favorire il sonno. Ispirate a vista, gusto, tatto, olfatto e udito, spiegano passo per passo ai genitori come far sì che la cameretta sia adatta al riposo e come combattere le brutte abitudini che, in otto casi su dieci, sono responsabili delle difficoltà ad addormentarsi e dei risvegli notturni dei figli.

«Sono pochi i casi in cui l’insonnia e i disturbi del sonno sono conseguenza di vere e proprie patologie come l’asma, il reflusso, disturbi dell’orecchio o le apnee ostruttive, che contrariamente a quanto si potrebbe pensare riguardano anche i più piccini (2-4% fra 2 e 8 anni) e dipendono spesso da anomalie delle prime vie aeree - osserva Giuseppe Mele, presidente Paidòss -. Nella maggioranza dei bambini la difficoltà ad addormentarsi e i risvegli notturni sono colpa di cattive abitudini durante la giornata: in oltre otto casi su dieci l’insonnia dipende da fattori psico-fisiologici legati all’organizzazione della giornata, alla molteplicità di stimoli che si trovano intorno e alla routine data dai genitori. Il loro diritto al riposo deve essere messo al primo posto. I bambini fra i tre e i cinque anni dovrebbero dormire almeno dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 9-10 ore dai 6 ai 10 anni e almeno 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni: in realtà oggi non accade, e la maggioranza «perde» almeno 40 minuti del monte ore necessario ad affrontare al meglio la giornata a scuola».

Per favorire un buon riposo, i pediatri lanciano quindi le «regole dei cinque sensi» che devono favorire il rilassamento di vista, gusto, tatto, olfatto e udito, le nostre finestre sul mondo. «La vista, ad esempio - osserva Mele - ispira la regola che raccomanda di spegnere tablet, TV e computer almeno un’ora prima di andare a letto, entro le otto di sera: sappiamo infatti che entrare sotto le coperte dopo le nove fa sì che i bimbi impieghino molto più tempo per addormentarsi e si sveglino più spesso di notte. La luce dei dispositivi elettronici altera la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce il riposo, “sballando” il ritmo sonno-veglia di bambini e ragazzini: per questo è opportuno iniziare fin dall’ora di cena a ridurre l’esposizione a luci molto intense. Inoltre, sì a tende e schermature per la luce esterna e a una lampada che possa essere regolata così da illuminare la stanza da letto dei bambini in modo soft, per aiutare i piccoli che hanno paura del buio ad addormentarsi in presenza di una luce molto fioca. Il gusto è altrettanto utile a favorire il sonno dei bambini: una cena pesante e ricca di grassi, magari consumata tardi, dopo le 20, ostacola il riposo, per cui è meglio non offrire ai piccoli cibi fritti o molto pesanti alla sera, preferendo piuttosto alimenti che contengono triptofano, un mediatore che stimola la produzione di serotonina importante per il relax. Ne abbondano, ad esempio, pollo e tacchino, uova, pesce; per rendere il triptofano ancora più disponibile per il cervello, inoltre, servono i carboidrati, meglio ancora se integrali. Una bella tazza di latte tiepido alla sera, prima di dormire, è un altro ottimo mezzo per favorire il riposo perché pure latte e yogurt sono importanti fonti di questa preziosa sostanza».

La «regola del tatto» consiglia di mantenere una temperatura fresca nella camera dei bambini, attorno ai 18 gradi: troppo caldo infatti altera la termoregolazione e impedisce un buon riposo. Altrettanto utile scegliere un pigiama in cotone traspirante, un pò più pesante per l’inverno ma senza esagerare: l’obiettivo è non sudare a letto, altrimenti sarà ancora più probabile che il piccolo scalci via le coperte e dorma male. «I materiali di letto e coperte sono importanti anche per la «regola dell’olfatto» - riprende Mele -. Lenzuola di cotone fresche e cambiate di frequente favoriscono il riposo, a maggior ragione se odorano di lavanda: sappiamo infatti che questa fragranza riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, perciò può aiutare a rilassarsi prima del sonno. L’aria che si respira in camera da letto, poi, è fondamentale per i piccoli allergici e asmatici: se c’è polvere o si scelgono tessuti che non sono anallergici e diventano un ricettacolo di acari, inevitabilmente il riposo del bambino sarà compromesso da starnuti e fastidi dovuti all’ipersensibilità».

Infine, la regola dell’udito: «Una camera silenziosa è essenziale per prendere sonno e almeno 30 minuti prima di mettere a letto i bimbi la casa dovrebbe scivolare nel silenzio, riempiendosi soltanto di suoni gradevoli come una musica rilassante. Se si vive in una zona molto rumorosa e trafficata, può essere una buona idea utilizzare il cosiddetto «rumore bianco» che si può produrre con una macchina apposita o più semplicemente con un ventilatore o un purificatore d’aria elettrico: si tratta in sostanza di un rumore di fondo che con la sua omogeneità e continuità aiuta il cervello a non sentire altri suoni, riducendo perciò il fastidio degli eventuali rumori improvvisi dall’esterno e il rischio di risvegli notturni».

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