Dolore cronico per 15 milioni di persone
Colpisce il 26% della popolazione italiana

«Il dolore è una malattia che si può e si deve evitare. Necessità di un corretto approccio diagnostico terapeutico multidisciplinare». E’ questo il tema del convegno medico sul dolore cronico, che si è tenuto recentemente nell’auditorium del Salvator Mundi International Hospital di Roma.

”Il dolore cronico, oncologico e non, è una condizione - ha sostenuto l’anestesista e medico legale Remo Orsetti - che coinvolge solo in Italia oltre 15 milioni di persone, ovvero il 26% della popolazione, con una durata media di 7,7 anni, e che rappresenta, attualmente, la seconda causa di assenza dal lavoro per ragioni sanitarie. Le conseguenze sui pazienti e sui familiari sono rilevanti, tanto che il 20% dei pazienti sviluppa una forma depressiva reattiva, e i disturbi ansiosi sono presenti nel 40% dei casi. In Italia la spesa annua per il controllo del dolore cronico - ha proseguito Orsetti - si aggira attorno al 2% del PIL e ricerche recenti hanno evidenziato una scarsa attenzione al problema che si sostanzia nella frequente assenza di monitoraggio della patologia; nell’utilizzo insufficiente di linee guida riconosciute e validate dalla comunità scientifica per il trattamento, nell’approccio monodisciplinare, nell’assenza di supporto psicologico e nella mancata integrazione tra strutture sanitarie e territorio».

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