La salute / Bergamo Città
Domenica 01 Dicembre 2019
Dieta mediterranea
Grande amica del cuore
I suoi ingredienti sono naturalmente caratterizzati da un rapporto tra grassi più sano.
Tra i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari ci sono lo stile di vita sedentario, colesterolemia, diabete e peso eccessivo. Ma quanto incide la dieta di tutti i giorni? Esistono degli alimenti particolarmente indicati per mantenere la salute del sistema cardiocircolatorio? Sì e basta saperli riconoscere per apportare un cambiamento salutare nella propria vita. Ne parliamo con il dottor Claudio Macca, medico nutrizionista, responsabile del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica di Humanitas Gavazzeni.
Dottor Macca, ci sono cibi che possiamo definire amici del cuore?
«Sì, e per nostra fortuna li abbiamo intorno a noi. Sono gli alimenti della dieta mediterranea, che per natura sono caratterizzati da un più sano rapporto tra grassi omega 3 e omega 6, acidi grassi che derivano a loro volta da due nutrimenti che il nostro organismo non può produrre in autonomia e che quindi vanno integrati con la dieta. Come? Con verdura, frutta, fibre vegetali, cibi ricchi di vitamine e micronutrienti e, inoltre, con l’olio d’oliva, ricco di polifenoli e di acidi grassi monoinsaturi. Non dimentichiamo il pesce, ricco di acidi grassi omega 3, e i legumi, ricchi di proteine vegetali. In linea generale: controllare l’assunzione di grassi e di sale è di aiuto per il cuore».
Quali sono i cibi tipicamente autunnali che fanno bene al sistema cardiocircolatorio?
«Questa è la stagione delle cicorie, lattughe, radicchio e finocchi, e di fagioli, ceci, piselli, spinaci e sedano. Queste verdure hanno proprietà salutistiche che si basano sul loro contenuto in vitamine (vitamina A, E, C, B1, B2, vitamina B3), polifenoli, steroli vegetali, antocianine e fibre alimentari solubili e insolubili. A dispetto del luogo comune, l’autunno è una stagione molto ricca di frutta e verdure con interessanti proprietà funzionali, vale a dire importanti per l’effetto protettivo su tutto il corpo e quindi anche a livello cardiovascolare. Il carciofo, ad esempio, è ricco di vitamine del gruppo B, di vitamina C, con le sue proprietà antinfettive nei mesi in cui iniziano le epidemie influenzali, e di vitamina K, importante anche per la salute delle ossa, di sali minerali e oligoelementi come calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio, rame e ferro, e di coloretina e cinarina, dalle proprietà diuretiche. L’autunno è a tutti gli effetti la stagione delle crucifere: cavoli e verze o broccoli che, oltre ad essere ricche di fibre, sali minerali (fosforo, calcio, ferro, zolfo e potassio) e vitamine (vitamina A, B1, B2, C e K), contengono due famiglie di sostanze funzionali come i tiossazolidoni e sulforafano, con grandi proprietà antiossidanti il cui valore è riconosciuto anche in ambito di prevenzione oncologica».
E per quanto riguarda la frutta?
«Mele, pere, uva, melograno, cachi, kiwi e castagne. Per non parlare poi della grande famiglia degli agrumi con arance, mandarini, clementine, mapo e limoni: idratanti e ricchi di Vitamina C, acido ascorbico, sostanze antiossidanti, astringenti e antiinfettive, sono da sempre un grande alleato per prevenire i malanni stagionali. Ricordiamoci poi che le cellule del miocardio, il tessuto di cui è costituito il cuore, hanno un metabolismo che consente loro di vivere e che attingono all’energia degli zuccheri della frutta quando i battiti accelerano e quindi quando serve una fonte di energia velocemente consumabile».
Dottor Macca, ci sono invece degli alimenti che vanno limitati?
«Bisogna ridurre, specie dopo i 50 anni, l’assunzione di carboidrati e, in particolare, di carboidrati con alto indice glicemico. Spesso dolci e dolciumi sono ricchi anche di grassi saturi che andrebbero assunti cercando di non superare il 7% della quota calorica totale giornaliera. Meglio allora privilegiare i grassi monoinsaturi e polinsaturi ed eliminare i grassi solidi di condimento come burro e margarine».
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