Lunghe giornate di lavoro passate alla scrivania, weekend di stanchezza affrontati stando orizzontali sul divano…ma cosa succede al corpo quando lo trattiamo così? «Le conseguenze sono molteplici – spiega Michele Albano, responsabile della Riabilitazione ortopedica e sportiva Humanitas Gavazzeni –. Uno stile di vita sedentario, ad esempio, aumenta il rischio di obesità, diabete, malattie cardiovascolari e tumori».
Anche ossa e muscoli ne risentono. «Sono in molti a rivolgersi allo specialista lamentando dolori che, dopo attenta analisi, si comprende essere causati dallo stile di vita – prosegue il dottor Albano –. La buona notizia è che modificando quello che è possibile, si può iniziare a stare meglio. Ma occorre forza di volontà. Molti desistono davanti a diete e esercizio fisico, per questo sono convinto che lavorare su attività piacevoli e in contesti diversi dal solito sia la soluzione per vincere la sedentarietà e accumulare l’energia giusta per proseguire con le buone abitudini anche dopo il rientro dalle vacanze». Uno dei dolori più comuni di chi fa vita sedentaria è quello alla schiena, che peggiora con l’aumento di peso.
«Il mio consiglio è evitare posture scorrette e mantenere mobile e elastica la colonna attraverso semplici esercizi di auto-mobilizzazione lungo tutti i piani di movimento e con lo stretching della regione posteriore, tronco e cosce». Non serve per forza correre, bene anche le passeggiate. «La sabbia può dar fastidio – spiega Michele Albano – perché la superficie non omogenea del terreno può accendere infiammazioni. Meglio il bagnasciuga, dove la sabbia è battuta dall’acqua». A questo proposito, anche gli esercizi in mare sono un vero toccasana. Sulla spiaggia, una partita a racchettoni aiuta a fare esercizio aerobico e bruciare grassi divertendosi. «Un pò di riscaldamento – suggerisce il dottor Albano – previene gli stiramenti, malanni comuni in questi giochi che prevedono slanci veloci». E il beach volley? «Sì, con un pò di riscaldamento – sottolinea il fisiatra – e sempre se non si hanno già fastidi a caviglie, ginocchia, anche e schiena. Il terreno dissestato della sabbia può peggiorare malesseri sopiti. Nulla è da evitare del tutto, basta agire con moderazione e buon senso, ascoltando sempre i segnali del nostro corpo».
In montagna le temperature più fresche aiutano a far venire voglia di movimento. Non occorre camminare velocemente, basta un’andatura che stia attorno ai 4 km/h per allenare polmoni, cuore e muscoli. E bruciare calorie. Ma non sempre è possibile camminare quanto si vorrebbe: «Chi ha patologie alle ginocchia o ha subito interventi – spiega il responsabile della Riabilitazione ortopedica e sportiva Humanitas Gavazzeni – potrebbe lamentare dolore nell’affrontare discese o scale. Mai sottovalutare i benefici di un buon potenziamento muscolare per tenere in sede le articolazioni e sorreggere il peso del corpo». Un’attenzione particolare dovrebbero porla le persone in sovrappeso: «Consiglio di iniziare dalla camminata regolare per riattivare il corpo con dolcezza e non compromettere l’apparato muscolo-scheletrico. Mano a mano che il peso scenderà, sarà possibile dedicarsi ad attività più impattanti».
E chi resta in città? Le sere d’estate sono un meraviglioso regalo della natura: 2 volte a settimana, spezzare la routine e dedicarsi a una passeggiata al calar del sole può aiutare a entrare nel mood giusto per abbandonare il divano.
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