Ragazzi e bambini italiani sempre meno sportivi e in sovrappeso. Basta poco però per migliorare la loro salute e ritrovare il peso forma. Lo dimostra una ricerca condotta su un gruppo di adolescenti italiani al dipartimento di scienze della salute dell’università di Roma Foro Italico, pubblicata sul World journal of pediatrics. Gli studiosi hanno messo a confronto gli effetti dell’attività fisica, svolta all’aria aperta, sulla funzione metabolica ed il fitness di un gruppo di adolescenti in sovrappeso, sedentari, confrontandoli con i loro coetanei che invece hanno continuato a non fare attività. In 8 settimane il gruppo che ha fatto movimento ha aumentato in modo sensibile la spesa energetica a riposo, il massimo consumo di ossigeno (picco VO2)ed è calata la frequenza cardiaca ritornando a livelli salutari. «La nostra ricerca dimostra come il movimento sia la chiave per combattere l’epidemia crescente di obesità nei nostri ragazzi» concludono gli autori dello studio. Sulla necessità di far fare più movimento ai ragazzi italiani che tendono ad abbandonare le pratiche sportive soprattutto dai 15 anni in poi, con picchi di ’drop-out’ intorno ai 18 anni, si basa anche l’appello che la Società italiana di pediatria (Sip) fa a genitori, insegnanti, istituzioni e media in occasione degli Stati Generali della pediatria che si svolgeranno il 20 novembre insieme alla giornata mondiale del bambino e dell’adolescente. La Sip ha organizzato a Roma, al Campidoglio, un convegno dedicato ai bambini, all’attività motoria ed allo sport oltre che numerose altre attività in diverse città della penisola. «Occorre cambiare stile di vita» spiega Giovanni Corsello presidente Sip.
”L’attività motoria e fisica sono un investimento per la salute delle generazioni future». E i bambini più piccoli? Rischiano di seguire abitudini peggiori dei ragazzi più grandi. Qui l’aiuto deve venire coinvolgendo i genitori perché i piccoli passano troppo tempo avanti agli schermi, dichiarano i pediatri Sip. Su questo aspetto i ricercatori del dipartimento di nutrizione dell’università del North Carolina hanno appena condotto una ricerca su 324 genitori di bambini dai 2 ai 5 anni, in pubblicazione su Medicine and science in sports and exercise.
Gli autori hanno approfondito il rapporto fra tempo passato avanti alla tv e i giochi all’aria aperta. «Solo quando i genitori gestiscono questo tempo, spegnendo la tv e accompagnando i figli a fare movimento si ottengono miglioramenti duraturi» si legge nello studio.
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