La salute / Bergamo Città
Mercoledì 15 Luglio 2009
Ad Anna Falanga
il premio Bach
Ad Anna Falanga, attuale responsabile dell’ unità di Immunoematologia e Medicina trasfusionale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, è stato attribuito l’Investigator Ricognition Award nell’ambito della 14ª edizione dei BACH - Biennial Awards for Contributions to Hemostasis.
Ad Anna Falanga, attuale responsabile dell’ unità di Immunoematologia e Medicina trasfusionale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, è stato attribuito l’Investigator Ricognition Award nell’ambito della 14esima edizione dei BACH - Biennial Awards for Contributions to Hemostasis -, consegnati a Boston in occasione del XXIII Congresso della International Society on Thrombosis and Hemostasis(ISTH). La ISTH è la principale società internazionale di trombosi e emostasi, fondata con l’obiettivo di avanzare e incoraggiare la ricerca in questo campo. Si occupa di diffondere studi e nuove idee tramite incontri e pubblicazioni e di stabilire le linee guida da seguire sia nell’ambito clinico che nella ricerca di base. Nato nel 1982, il BACH Award è un riconoscimento attribuito a coloro che contribuiscono in modo significativo alla ricerca e all’educazione sulla coagulazione sanguigna. Solo dieci membri della Society vengono premiati ogni due anni, poiché ritenuti modelli di eccellenza esemplari nella ricerca e nell’insegnamento o per aver migliorato in modo significativo la comprensione delle patologie e dei disordini dell’emostasi. Ad Anna Falanga è stato consegnato l’Investigator Award in virtù del suo apporto alla ricerca su trombosi e cancro, campo a cui si è sempre dedicata e che negli ultimi anni ha avuto una notevole espansione. Il legame tra tumori e trombosi è infatti molto stretto. Il cancro si associa di frequente a complicanze trombotiche, perché le cellule tumorali rilasciano delle sostanze che favoriscono la coagulazione del sangue e possono portare alla formazione di trombi. D’altro canto molti dei meccanismi responsabili della coagulazione del sangue sono coinvolti nei processi di crescita tumorale e nella formazione delle metastasi. “Questo è un aspetto che stiamo studiando con grande attenzione, perché se correttamente indagato può portare a importanti risultati nella lotta contro il cancro – ha spiegato Anna Falanga -. Dobbiamo capire se, come sembra, i farmaci anti-trombotici possono avere effetti anti-tumorali e in che misura. Stiamo anche studiando nuovi farmaci in grado di colpire selettivamente i vasi sanguinei all’interno del tumore in modo da eliminare l’apporto nutritivo alle cellule tumorali. La ricerca scientifica è in grande fermento in questo campo e dobbiamo continuare su questa strada se vogliamo arrivare a risultati concreti. Sono onorata di aver ricevuto questo importante riconoscimento nel campo scientifico internazionale, attribuito a pochissimi colleghi italiani prima di me. È un motivo in più per continuare a lavorare bene in questo ospedale, in cui la ricerca si sta affermando sempre di più come un filone centrale del lavoro quotidiano di molti reparti”. Il BACH Award è l’ennesima conferma delle qualità professionali della dottoressa Falanga, già responsabile del Centro Emostasi e Trombosi degli Ospedali Riuniti, attualmente alla guida dell’unità di Immunoematologia e Medicina trasfusionale, seconda donna a capo di un’unità sanitaria complessa nell’ospedale bergamasco.
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