Lo studio riguarda la sla non ereditaria, o sporadica, conosciuta come malattia dei calciatori sebbene non siano i calciatori i più colpiti ma alcune categorie «a rischio» come agricoltori e saldatori. Quella sporadica rappresenta il 90-95% dei casi di Sla, e lo studio di Torino è durato un anno, dal 2008 ha preso in considerazione 2161 di pazienti nei vari centri coinvolti tra Italia, America, Europa. Di questi 900 italiani, tra i quali ad esempio, anche 5 calciatori.
I ricercatori hanno identificato così 7 geni e in particolare uno di questi come regolatore fondamentale della Sla sporadica: Sunc1, il gene «protagonista». Questo, spiegano da Torino non vuol dire che stata trovata la terapia, ma è davvero un grande passo avanti in prospettiva per una malattia di cui ancora non sono state scoperte le cause, e dove autorevoli studi dimostrano l'importanza del fattore ambientale.
La ricerca, in Italia e stata finanziata dall'Istituto superiore della sanità, dalla Figc, Federazione italiana Giuoco Calcio, La fondazione Vialli e Mauro e con contributi anche della regione Piemonte.
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