Guidare con l'influenza o con un brutto raffreddore è rischioso quanto mettersi al volante dopo aver bevuto un doppio whisky. Lo rivela una ricerca commissionata da una compagnia di assicurazioni, secondo cui condizioni di salute instabili possono influenzare negativamente la guida, abbassare la concentrazione e rallentare i riflessi.
Lo studio è stato condotto su un centinaio di automobilisti, di cui una metà sana e l'altra affetta da raffreddore, stress o mal di testa. In particolare, i test in un simulatore hanno mostrato un rallentamento dei riflessi dell'11%.
Lo studio è stato condotto su un centinaio di automobilisti, di cui una metà sana e l'altra affetta da raffreddore, stress o mal di testa. In particolare, i test in un simulatore hanno mostrato un rallentamento dei riflessi dell'11%.
I sintomi influenzali al volante, quindi, non vanno sottovalutati: basta pensare alla pericolosità degli starnuti, che ci fanno chiudere gli occhi anche solo per una frazione di secondo. Senza contare gli effetti dei farmaci assunti per attenuarli. (Fonte Federfarma)
«Smettiamo di fare i supereroi e pensiamo di più alla salute nostra e alla salvaguardia di quella altrui – dice Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Queste preziose notizie scientifiche ci fanno capire quanto alta sia la responsabilità di chi si mette alla guida di qualsiasi mezzo. Cominciamo quindi a rivalutare anche le nostre potenzialità fisiche: se abbiamo l’influenza rimaniamo a casa per il giusto periodo che verrà valutato dal medico o dal farmacista, anche perché poi la convalescenza, se la malattia è stata curata a dovere, sarà più breve e soprattutto si scongiurerà il pericolo di una ricaduta».
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